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Cds – Inter ha meritato: questa la differenza con giovedì scorso. Arbitri? Rocchi non potrà…

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Il giorno dopo la vittoria dell'Inter contro la Fiorentina, il quotidiano analizza il match di San Siro
Gianni Pampinella Redattore 

Il giorno dopo la vittoria dell'Inter contro la Fiorentina, dalle colonne del Corriere dello Sport, Alberto Polverosi analizza il match di San Siro anche in chiave scudetto. "Stavolta niente caffè pagato, Conte risparmia e gli dispiace non poco. Il napoletano Palladino non ha ripetuto l’impresa di giovedì scorso e ora l’Inter è lì, a un punto dal Napoli. Per lo scudetto si potrebbe pensare a una questione a due, ma l’Atalanta non è poi così distante (la Lazio e la Juve di più) e soprattutto Napoli e Inter stanno lasciando qualche dubbio per strada". 

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"I campioni d’Italia si sono presi la rivincita sulla Fiorentina che li aveva schiantati con tre gol appena giovedì scorso. L’Inter ha creato tantissimo, ma è andata in vantaggio con un gol non regolare, o meglio, un gol nato da un calcio d’angolo che non c’era. E il problema è che la palla rimessa da Bastoni (e poi spedita oltre il fondo da Moreno) aveva superato la linea non di un centimetro, non di cinque, ma di una ventina almeno. Era ben visibile in tv, subito, in diretta, come non lo abbiano visto arbitro e guardalinee è un mistero. Il Var, rifugiato nel protocollo, è rimasto in silenzio, ma in silenzio non potrà rimanere Rocchi. È un momento nero per gli arbitri italiani, non si capisce più nulla. Urge chiarezza".


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"Per quantità e qualità di occasioni da gol, l’Inter ha meritato la vittoria. La differenza, rispetto a giovedì scorso, era tutta nella testa degli interisti che, di sicuro, hanno trascorso due o tre giorni infuocati alla Pinetina. Adrenalina fin sopra i capelli, nervosismo in panchina (hanno dovuto calmare Inzaghi), rabbia in campo. Una rabbia che ha prodotto quanto Simone chiedeva: Fiorentina schiacciata nei pressi della sua area però, contrariamente a quanto capitato a Firenze, incapace di far scattare il contropiede".

"L’Inter ha fatto girare la palla senza sosta, ha accerchiato i viola e li ha costretti non in difesa, ma in barricata. Prima del pareggio di Mandragora su rigore, si erano già alzati i dubbi sulla strategia di Palladino: troppo dietro, troppa rinuncia.  Il finale di questa partita, dopo quanto si era visto giovedì al Franchi e domenica al Maradona nell’uno a uno di Napoli-Udinese, è la conferma che in testa alla Serie A ci sono due squadre che oggi non sono travolgenti. Due squadre forti, però con dei limiti che forse nemmeno i quattro punti di vantaggio sull’Atalanta mettono al riparo". 

(Corriere dello Sport)