La prima contro la terza della classifica di Serie A. Il derby di Milano metterà di fronte domenica prossima l'Inter di Chivu, capolista insieme alla Roma, è il Milan di Massimiliano Allegri, terza forza del campionato.

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Inter-Milan, derby più “alto” d’Europa: non vale lo Scudetto, ma solo 2 volte in 20 anni…
Come riferisce la Gazzetta Dello Sport si tratta del derby più “alto” d’Europa: “Classifiche alla mano, solo Londra con l’Arsenal primo e il Chelsea terzo in Premier ha una stracittadina di questo livello”.
Una sfida fondamentale per entrambe le squadre: “Già osservando la classifica e lo sviluppo della stagione delle milanesi, si capisce come il derby d’alta quota sia anche un test della verità”.
Negli ultimi vent’anni, soltanto due volte lo scontro è stato simile a questo per posizioni: nel febbraio 2009 e a febbraio 2022.
“Le aspettative Inter e Milan sono prime e terze anche adesso: non ci sarà in palio lo scudetto, perché è un match d’andata, troppo lontano dalle sentenze. Ma può permettere a Chivu di scavare un fossato più profondo sui rossoneri, oppure può consentire ad Allegri il sorpasso, e in questo caso potrebbe far sorridere Gasp, impegnato qualche ora prima a Cremona. Ma il derby d’alta quota serve anche per mostrare quale delle due può permettersi il livello più alto”.
L’Inter si aspettava di essere in vetta a questo punto della stagione ma non con tre sconfitte incassate. Ora urge una verifica per quanto riguarda gli scontri diretti: Chivu ha steso la Roma, però ha perso con Juventus e Napoli.
Contesto d’alto livello e due squadre molto diverse, come emerge dai dati di Opta:
“L’Inter resta molto alta, tiene il baricentro a 54,3 metri, è capolista in questa graduatoria. Il Milan è soltanto dodicesimo, a 49,7 metri. […] Fantasia e creazione della superiorità attraverso l’uno contro uno sono fra le qualità più riconosciute ai rossoneri: 181 dribbling tentati contro 107 (ultimo posto in tutta la A per i nerazzurri). Di questi, 82 riusciti (terza piazza dietro ad Atalanta e Juve) contro 50. Solo Cremonese e Parma hanno fatto peggio.
Si dirà, ecco il calcio verticale, diretto, senza fronzoli di Chivu. È vero solo in parte: all’Inter piace tenere il pallone (secondo possesso del torneo) e piace anche passarselo con frequenza, visto che è prima per quelli totali (5905) e per quelli riusciti (5139). Mentre Allegri si accontenta di un sesto e settimo posto (5237-4585). Le somiglianze si notano negli assist, con primo e terzo posto (21-12). Uguale per i gol segnati: 26-17. A 18 c’è il Bologna”.
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