"Dopo il mini-stacco successivo al ritorno da Riad, l’Inter non si era infatti mai fermata: il mese intenso, forse troppo, aveva portato con sé certi alti e bassi inattesi. Stavolta, giusto in vista della sfida a Thiago Motta, i giocatori hanno sfruttato il fatto che, per la prima volta da novembre, non ci sono turni infrasettimanali a complicare il recupero. Calhanoglu è uno degli osservati speciale per domenica: dopo l’infortunio nella finale di Supercoppa giocata in Arabia, Calha non hai mai più raggiunto le vette della stagione stellata. Contro la Fiorentina lunedì è stato tirato via già a metà partita, “vittima” della crudele legge del giallo: il rischio di seconda ammonizione in quella tonnara era reale, meglio non rischiare pensando a Motta. Hakan, che ha bisogno di mettere minuti su minuti in corpo, riprenderà il classico posto in regia, assieme ai soliti compagni della mediana".
"Non solo nel trio di califfi in mezzo, Inzaghi spargerà ovunque in campo i suoi “titolarissimi”, aiutato da alcune buone notizie: Dumfries ha scontato la squalifica e si riposizionerà a destra, Dimarco ha smaltito l’influenza e preparerà qualcosa di sinistra. La ThuLa non è di per sé in discussione, anche se la certezza assoluta dipenderà dal definitivo recupero di Marcus Thuram. ancora la caviglia mancina fa male ma, vista l’assenza di lesioni e il tempo a disposizione, c’è ottimismo crescente sulla possibilità di rivederlo in campo dall’inizio. Alle spalle della coppia eletta, resiste Marko Arnautovic, uscito affaticato lunedì: ieri anche lui non era in gruppo, ma dovrebbe recuperare in tempo. L’unico vero ballottaggio, così, si riduce al ruolo di centrale tra Pavard e Bastoni: dopo un turno di riposo De Vrij è pronto a indossare di nuovo lo scudo, ma quello visto con la Fiorentina era finalmente il vero Acerbi", chiude Gazzetta.
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