"Da qui si riparte. Ne è consapevole la società, in primis il presidente Marotta, ieri presente ad Appiano. Ne è consapevole l’allenatore, che in queste ore mescola l’aspetto psicologico a quello fisico e tattico. Per dire: da inizio dicembre fino al recupero di Firenze, l’Inter ha giocato 16 partite ufficiali di quattro competizioni diverse, poco meno di un girone intero di campionato. I giocatori, di fatto, non hanno mai avuto una giornata di riposo. E allora il tecnico ha deciso di far allenare la squadra stamattina ad Appiano, lasciando poi libero il gruppo. Niente ritiro, appuntamento al centro sportivo direttamente domani mattina. Un modo per allentare la tensione e soprattutto liberare la testa, perché nell’analisi del post Firenze proprio l’aspetto mentale è stato quello individuato come la causa principale del crollo verticale. Ma la consapevolezza è piena anche per Lautaro e compagni. Certo, il ko di Firenze ha ridotto sensibilmente il margine di errore, perché di fronte c’è una squadra come il Napoli assai motivata e assai più fresca, che ha giocato dieci partite ufficiali in meno da inizio stagione. Ma c’è spazio per crederci".
"C’è spazio anche con il calendario alla mano. A patto di cambiare marcia nelle grandi partite: l’Inter, oltre al riscatto con la Fiorentina, ha bisogno di due colpi esterni da top team, a Torino contro la Juventus e poi a Napoli a inizio marzo. C’è una questione che rassicura Inzaghi. Dopo la gara di domani avrà finalmente due settimane praticamente “normali” da gestire, senza turni infrasettimanali. Rispetto alla squadra di Motta, è un indubbio vantaggio, considerando che i bianconeri avranno in calendario il playoff di Champions da gestire. A patto, però, di smentire quella sensazione non certo positiva lasciata dalle partite con Milan e Fiorentina, ovvero che gli avversari abbiano in qualche modo trovato il modo - blocco basso e ripartenza rapidissime - di contrastare tatticamente Lautaro e compagni. A Inzaghi e ai giocatori il compito di andare oltre", aggiunge il quotidiano.
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