"Ovviamente non è possibile promettere una vittoria, ma dare il massimo sì. Con la convinzione di potercela fare", commenta il CorSport
"Il patto della “Pinetina”. Non inteso, però, come il centro sportivo, intitolato ad Angelo Moratti, sede abituale degli allenamenti della squadra nerazzurra. Semmai il Golf Club giusto lì a fianco, denominato anch'esso “La Pinetina”, che, ha pure un ristorante dove, ieri, Inzaghi, il suo staff e la squadra, si sono ritrovati per pranzo. Una scelta legata anche al fatto che l’abituale “Pinetina” era occupata dai giornalisti per il Media-Day dedicato alla finale di Champions. E’ stata, però, pure l’occasione per ritrovarsi dopo i 2 giorni di riposo concessi dall’allenatore piacentino". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport che racconta la giornata di ieri della squadra, tra media day e primo allenamento post campionato.
"Al termine della vana (ai fini dello scudetto) vittoria in casa del Como, infatti, era scattato il rompete le righe. Ma nel week-end, comunque, sull’onda dei festeggiamenti del Napoli, tra i nerazzurri ha continuato ad aleggiare la delusione per lo scudetto mancato. Così, l’appuntamento di ieri è stata anche l’occasione per archiviare l’amarezza e caricarsi per ripartire in vista della finale di Champions. Tra i segreti dell’Inter di Inzaghi, c’è proprio lo spogliatoio: la sua forza, la sua compattezza, il suo profondo senso di appartenenza. Sono tutte risorse che finora hanno consentito, non solo di vincere e conquistare trofei, ma anche di affrontare e superare le difficoltà, nonché digerire le sconfitte. Il fatto di aver lasciato per strada le chances per fare il bis può trasformarsi in uno stimolo supplementare per salire in vetta all’Europa. Almeno è il messaggio che si sono trasmessi Lautaro e compagni: la Champions è il modo migliore per dimenticare lo scudetto e soprattutto per entrare definitivamente nella storia. I nerazzurri, insomma, sono pronti a tutto e anche oltre per inseguire l’ultimo traguardo. Hanno già superato ostacoli del calibro di Bayern e Barcellona: ora non resta che il Paris Saint Germain. Ovviamente non è possibile promettere una vittoria, ma dare il massimo sì. Con la convinzione, peraltro, di avere tutti i mezzi e le possibilità per compiere l’impresa".
La sconfitta di Istanbul ha dato una lezione a tutta la squadra perché il divario, in campo, col City era inferiore a quello preventivato e, ai punti, i nerazzurri avrebbero sicuramente meritato di più. Col PSG non sarà facile ma i giocatori hanno dimostrato a parole di essere carichi e concentrati in vista del gran finale. Una partita che sposta parecchio nei giudizi e nelle analisi complessive sulla stagione dell'Inter.