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Gol, tiri da fuori ma non solo: nessuno come l’Inter in Italia. “E Chivu è…”

Matteo Pifferi Redattore 
Non solo il primato in classifica alla voce punti, l'Inter di Chivu guida diverse statistiche a partire dal numero di gol segnati

Non solo il primato in classifica alla voce punti, l'Inter di Chivu guida diverse statistiche a partire dal numero di gol segnati, ben 37 dopo le prime 15 partite tra campionato e Champions, 6 reti in più dell'anno scorso.

Finora, infatti, la squadra di Chivu è andata a segno in tutte le partite giocate, cosa riuscita proprio solo all'Inter in Italia. "Il rendimento è cresciuto in Europa, dove i nerazzurri un anno fa correvano grazie ai successi di corto muso, ma è al massimo anche in Serie A, perché dentro i confini del nostro campionato nessuno trova la via del gol con la stessa facilità di Lautaro e compagnia: quello dell’Inter è il miglior attacco per distacco, 26 reti ovvero 2,4 reti a partita contro i 18 centri del Bologna (1,6 di media) e i 17 del Milan (1,5).

L’Inter segna più di tutti ma crea anche più di tutti: le grandi occasioni da gol confezionate dagli uomini di Chivu dopo le prime 11 giornate sono state 47, gli angoli 80, i tocchi nell’area avversaria 379, giusto per citare qualche dato", spiega La Gazzetta dello Sport.

Nessuna squadra sforza gol e crea pericoli come fa l'Inter di Chivu. Il tecnico è "un moltiplicatore di soluzioni offensive", visti anche i 6 gol da fuori area (l'anno scorso furono 8 a fine stagione, dopo 53 partite). "Ecco, il cambio di marcia è tutt’altro che casuale, perché Chivu è il primo a incoraggiare il tiro dalla distanza, allenando i suoi con sessioni specifiche ad Appiano. A questo si aggiunge una partecipazione “allargata”: tutti nell’Inter, dalle mezze ali agli esterni e ai difensori centrali, hanno licenza di conclusione", scrive La Rosea.

Un'altra grande differenza riguarda l'attacco, dove la musica è decisamente cambiata rispetto alla stagione passata. Dai 4 attaccanti, Thuram, Lautaro, Bonny e Pio Esposito sono arrivati già 19 gol, 6 dei quali segnati dai due nuovi arrivati. L'anno scorso Taremi, Correa e Arnautovic si fermarono a 12 considerando tutta la stagione.