Tanti temi all’interno di Bologna-Inter, seconda semifinale di Supercoppa Italiana in programma oggi alle 20 all’Al-Awwal Park Stadium di Riyadh, in Arabia Saudita.

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Rivincita Inter: “Rabbia e orgoglio, stoffa e campioni”. Supercoppa chance per…
“Chivu, primo in campionato da cinque giorni e sesto in Champions alla prima esperienza, ricomincerà a inseguire il primo titolo da allenatore dopo il debutto sulla panchina interista al Mondiale per club” scrive il Corriere dello Sport.
La sfida nella sfida è quella tra il tecnico rumeno e Italiano:
“Bella sfida, si direbbe, lo dicono i numeri del campionato ma anche la qualità: Chivu ha rigenerato l’ambiente spazzando via le scorie di Monaco di Baviera e Italiano ha riportato la Coppa Italia a Bologna dopo cinquantuno anni migliorando i giocatori ed esprimendo ogni volta un calcio e una passione che hanno fatto impazzire d’amore i tifosi (e gli estimatori). Sarà lo scontro tra due squadre di livello e tra due tecnici ancora giovani e molto diretti, come richiede il linguaggio dei tempi, nonostante due vite nel calcio: Chivu 45 anni, Italiano 48. Concetti mai banali”.
Il quotidiano aggiunge:
“L’Inter, a oggi, comanda in Italia ed è nelle magnifiche otto d’Europa: ha rabbia e orgoglio, stoffa e campioni. Ha voglia di rivalsa: una sola vittoria nelle ultime sei sfide contro il Bologna, con tre sconfitte e due pareggi, possono valere il rosso per un toro. Il giorno di Pasqua, poi, l’acrobazia di Orso contribuì a dirottare lo scudetto a Napoli. Cattivi pensieri e altri belli: i nerazzurri hanno vinto trentotto partite nel 2025 e con altre tre potrebbero superare il record di quaranta del 2005. Qualcosa deve migliorare negli scontri diretti, questo è certo: vittoria con la Roma e sconfitte con Juve, Napoli, Milan, Atletico e Liverpool per un rigore molto contestato tra campionato e Champions.
La Supercoppa è una bella chance per aprire un nuovo ciclo che, sentendo ieri Bastoni e gli altri, è possibile anche per il clima che si è creato: non era facile dopo il taglio netto con Inzaghi, le due finali di Champions perse in due anni solari e l’ultimo epilogo scudetto. Manca un dettaglio, di quelli che fanno la differenza, ma il trend delle sfide d’alta quota non può oscurare la grande qualità espressa in questi quattro mesi: il consuntivo di Natale, a Supercoppa conclusa, dirà di più”.
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