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L'Inter passa in vantaggio ma poi si fa raggiungere su rigore. Nel secondo tempo la squadra di Chivu spreca tante occasioni per chiudere la gara senza passare dai rigori.
"La beffa nel deserto è un insieme di episodi grotteschi da ispirare un romanzo d’appendice: un rigore regalato e scovato dal Var, un altro cancellato dopo che Chiffi lo aveva fischiato, tre tiri inguardabili nella giostra finale. Una combinazione diabolica. E pensare che per l’Inter questo è il primo pareggio stagionale, dopo 16 vittorie e 6 sconfitte. Ma è il risultato peggiore perché infila la squadra nel primo binario morto: con questa superficialità non si va lontano", spiega La Gazzetta dello Sport.
"E’ fastidioso lasciare in fretta la Supercoppa, alla quale teneva la società e teneva Cristian Chivu. Ma è soprattutto preoccupante la gestione dei momenti delle partite: non è bastato all’Inter passare in vantaggio dopo un minuto e spiccioli per tenere a bada la blanda reazione del Bologna. Bisseck ha causato il terzo rigore della sua sciagurata serie. E da lì in poi gli errori sotto porta, uniti alla bravura di Ravaglia, hanno determinato l’eliminazione. Non giustissima, per quanto le squadre hanno espresso in questa semifinale, ma meritata da chi avrebbe potuto e dovuto evitarla", chiude il quotidiano.
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