"Sovraeccitata ed effervescente per un’ora, poi svagata e un po’ smarrita, l’Inter sente evidentemente la primavera nell’aria, sente la responsabilità e l’adrenalina di essere in missione su tutti i fronti e sa che sognare non costa nulla e crederci può fare la differenza. La vittoria del Napoli sul Milan non cambia nulla in testa alla classifica. Ma l’Inter del primo tempo, pur senza Lautaro, Dumfries e Bastoni, con Barella in panchina, dimostra di avere un passo nuovo, un passo da fuga, che non è più quello della resistenza a oltranza, a volte faticosa a volte più brillante, esibito nel ciclo durissimo di febbraio e marzo: con la vittoria prima della sosta sull’Atalanta gli inzaghiani sono entrati in un’altra dimensione psicologica e anche atletica, perché durante la sosta si è ripreso Dimarco assente da un mese e ieri subito debordante, mentre Thuram e Mkhitaryan hanno rifiatato e sono saliti di livello, così come Calhanoglu, l’uomo chiave", aggiunge il quotidiano.
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