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L'assenza di Thuram è importante, ma non preoccupa il tecnico dell'Inter Chivu che può contare su alternative di livello assieme a Lautaro, come Bonny ed Esposito.
"Eppure, la sensazione è che oggi il club nerazzurro possa provare ad affrontare l'assenza di Thuram con più costrutto e speranze di quanto avrebbe fatto un anno fa. Ed è qui che si vede la mano di Chivu. E del mercato se vogliamo. Il successo con lo Slavia è stato netto, costruito con intelligenza e intensità, oltre che un pizzico di fortuna, ma se sommato al match di Cagliari con un turnover profondo e proficuo. Sucic garantisce energia a centrocampo, Akanji dietro è una certezza, Bonny e Pio Esposito hanno mostrato di poter dare respiro ai big. È un'Inter che ruota e non si scompone, in cui i nuovi entrano nel meccanismo senza scosse", scrive il Giorno.
"Questa è la vera novità dell'era Chivu: il coraggio di cambiare e di allargare le responsabilità. Dove un anno fa Inzaghi sembrava prigioniero di gerarchie e fedeltà, il tecnico rumeno ha scelto di rendere tutti partecipi. Il risultato è un'Inter meno fragile e più matura, capace di vincere senza dipendere da pochi uomini. Certo, Thuram resta un pezzo speciale: con lo Slavia il francese a sinistra ha prodotto quello che Dimarco, e anche Bastoni, non riuscivano a garantire secondo il modulo classico. Ma la squadra oggi ha più strumenti, più alternative e una solidità ritrovata. La porta è rimasta inviolata per tre gare di fila, Lautaro ha raggiunto i 157 gol in nerazzurro e i giovani che subentrano danno ritmo e freschezza. La sfida per Chivu, adesso, è trasformare l'assenza di Thuram in un banco di prova di maturità. Le prossime settimane diranno se questa Inter è davvero pronta a stare in alto anche nei momenti di emergenza", aggiunge il quotidiano.
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