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All'indomani dalla sconfitta dell'Inter a Torino arriva l'analisi del quotidiano Il Giornale rispetto a quanto accaduto all'Allianz. Con la Juve "che si iscrive ufficialmente alla corsa scudetto" dopo i tre punti conquistati grazie al giovanissimo Adzic che ha mandato in visibilio Tudor e i tifosi bianconeri e all'inferno quelli dell'Inter.
"La partita della restaurazione solo Akanji titolare tra gli acquisti estivi, propone l'Inter al centro del ring: la Juve aspetta, con Koopmeiners e McKennie a formare la catena di sinistra insieme a Kelly, con Vlahovic preferito a David e Yildiz libero di andare dove vuole. I nerazzurri sono i soliti, appunto: Calhanoglu in mezzo, Dumfries a destra e Carlos Augusto dal lato opposto con Dimarco in panchina. Una conclusione di Barella, al volo di destro, spaventa Di Gregorio, ma la Signora non si scompone e, su azione d'angolo e dormita nerazzurra, arriva anche il vantaggio: il piattone vincente è niente meno che di Kelly, ormai ex oggetto misterioso", si legge nel racconto della partita.
E il Giornale continua così: "Lo Stadium ribolle, Locatelli ci prova da fuori area ma è poi l'Inter a trovare il pareggio con un tracciante di Calhanoglu dopo un'azione avvolgente sulla sinistra e assist di Carlos Augusto. Gol meritato, ma non l'ultimo del primo tempo perché Yildiz lo trovi ovunque: il tocco che gli permette di vedere la porta da posizione centrale è ancora di Bremer, la sua conclusione da lontano è una perla assoluta. Quando si ricomincia, la Signora rimane bassa. Troppo. Chivu cambia tre uomini in un colpo solo, il pari arriva poco dopo e sempre per merito del numero 20 turco: controllo di petto e destro sul secondo palo, bellissimo. I bianconeri adesso sbandano, l'Inter si illude: angolo di Dimarco, colpo di testa vincente di Thuram e match rivoltato come un calzino. Finita? Macchè: sei minuti dopo il Thuram bianconero segna di testa il 3-3 e, al 91°, la scena se la prende il ragazzino nato a Niksic. É delirio bianconero".
A Calhanoglu, che ha segnato una doppietta, il Giornale dà 7 in pagella: "Per quel che conta lui la sua partita la vince". Stesso voto di Thuram e il commento è questo: "Suo il gol del 3-2, poi Kephren spegne le illusioni ma non il sorriso. Quello resta fino in fondo, anzi è proprio una risata per quanto nascosta con la maglia". Oltre al 6 di Bastoni "Il migliore dietro se mai ci sia un migliore con quattro gol incassati". Per gli altri una sfilza di cinque e cinque e mezzo. E quindi viene bocciata la prima prestazione di Akanji: "Sbaglia Bisseck, ah no è Akanji. E sbaglia lo stesso" e Sommer "prende più gol che tiri". Lautaro cinque: "Tre partite e due sconfitte. Parte con la squadra dell'anno scorso giudicata bollita e non cambiata. Solo colpa sua?".
(Fonte: Il Giornale)
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