
"Il primo tempo del capitano dell’Inter è già spaziale, livello astronomico, a ricordare per l’ennesima volta che un attaccante non si giudica dai gol ma dalle prestazioni. Lautaro poi segna, l'ottavo gol in CL e lo fa di rabbia, di pensiero, di volontà. Da attaccante puro quale non è e non solo. Questo giocatore è tanto, è tutto, è leader. Se nel primo tempo indica la strada nel secondo tempo si trascina dietro tutta la squadra. Quando l'Inter incassa il gol, la squadra potrebbe sgonfiarsi ma lui non lo permette. Un uomo al comando delle emozioni di un intero stadio", si legge a proposito dell'argentino.
"Va sul corner, tira e il pallone gli torna lì e tira di nuovo, così, come viene. Va a prendersi la scena con un’esultanza volutamente esagerata, c’è bisogno di riconnettere la gente alla partita. Lautaro ha anche un impatto scenico da giocatore internazionale, riconosce i momenti della partita e della stagione come fanno i più grandi sportivi. Annusano l’aria e percepiscono quando serve alzare il livello, entrare nella cosiddetta "zona" dove tutto è possibile. Segna il 2-2 il Bayern? La prima cosa che succede dopo è Lautaro che si prende un fallo. È da queste cose che si giudica un giocatore", conclude il quotidiano sul giocatore nerazzurro.
(Fonte: Libero)
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