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(Fonte: Corriere dello Sport)
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Ha esultato arrampicandosi sulla balaustra sotto la Curva. Una faccia di quelle toste perché si è reso conto del peso di quel gol, magari nato da una deviazione, ma pur sempre suo che si è caricato in quel momento le difficoltà dell'Inter sulle spalle ed è esploso di gioia quando è riuscito a portarla in vantaggio. Lautaro Martinez scrive la parola sorpasso sulla classifica. Almeno fino alle 12.30, quando il Napoli sarà impegnato a Como, i nerazzurri saranno in cima alla vetta. L'arrampicata sui cancelli che dividono il campo dai tifosi è significativa: l'Inter si è arrampicata con tutto il piglio che aveva fin la sopra.
"La squadra nerazzurra è prima in classifica grazie al suo capitano, capace di raggiungere per sei volte la doppia cifra in campionato. Mai nessun straniero c’era mai riuscito con l’Inter. Di più, Martinez ha raggiunto Boninsegna a quota 113, al sesto posto nella classifica dei cannonieri interisti di tutti i tempi", si legge sul Corriere dello Sport. E Bonimba è stato un giocatore leggendario per l'Inter.
Lautaro e i suoi compagni venivano da una sconfitta che aveva fatto malissimo. E il primo tempo senza tiri in porta col Genoa (solo uno suo che finisce al lato) non sembrava dimostrare una reazione alla batosta di Torino. Ma nel secondo tempo "Lautaro cerca di essere il centro di gravità per attrarre a sé Taremi. Senza Thuram, a lui tocca fare il doppio del lavoro sporco, correndo qui e là, cercando di recuperare palloni e subire falli per lasciare respirare i propri compagni di squadra".
Insomma, a Lautaro è toccato il gol. Ma non solo quello: "Il problema è che i particolari per cui si giudica un attaccante sono i gol, quelli utili per togliere le castagne dal fuoco. Al novantesimo ci sarebbero altre due opportunità, la prima gettata con uno stop lezioso, probabilmente dovuto alla stanchezza agli sgoccioli di una prestazione di cuore. Poca lucidità che si ripete qualche minuto più tardi, quando la sgasata porta a un duello rusticano con Leali, finito a favore del portiere ligure. Trionfatore in battaglia ma non in guerra, quello è l’argentino", scrive il Corriere dello Sport dell'attaccante nerazzurro.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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