"Certo, qualche acciacco c’è stato, però nel momento decisivo sono tutti a disposizione di Inzaghi. Ed è vero che sono stati gestiti, ma nemmeno troppo: considerando i tanti problemi, il mister non ha potuto fare tutte le rotazioni che avrebbe voluto fare e questi giocatori sono stati obbligati a qualche lavoro forzato. L’Inter ha anche un modo di giocare per cui i più anziani non sono esposti. In una squadra poco organizzata gli anni sulle spalle diventano un problema, mentre qui sono un valore. I nerazzurri infatti sono partiti con l’età media più alta dell’intera Champions League a 36 squadre: 29,5 anni, poco più dell’Atletico Madrid secondo con 29,3 e parecchio di più dello Slovan Bratislava terzo con 28 tondi. La differenza con il Bayern (27,7) c’è ma non è così ampia come quella con i dannatamente giovani Psg (23,8) e Barcellona (25). L’Inter dovrà abbassare l’età media in estate ma la formula-Marotta per cui ogni rosa deve essere un mix di giovani ed esperti resta in vigore", spiega il quotidiano che poi apre ad uno scenario in merito ai 4 giocatori in scadenza a giugno:
"L’eccezione è Sommer che sarà sicuramente il n°1 anche per la prossima stagione mentre Acerbi, Darmian e Mkhitaryan hanno una clausola nei loro accordi che consente all’Inter di recedere dall’accordo con 12 mesi di anticipo. Ma è una riflessione che pure gli stessi giocatori faranno: dovesse finire in gloria questa stagione, magari potrebbero cogliere la palla al balzo e concedersi gli ultimi anni a livello più basso dal punto di vista competitivo e più alto da quello remunerativo. Dubbi che verranno affrontati a giochi fatti"
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