"Venerdì scorso nell'ultima di campionato il centrocampista ex Roma è rimasto in panchina per 90 minuti a Como, recuperando energie preziose in vista della partita di Monaco. L'affaticamento muscolare di inizio mese, che lo aveva tenuto fuori causa a Torino, è soltanto uno sbiadito ricordo e contro i lariani è stato l'unico a non entrare in campo rispetto agli altri titolarissimi del reparto, Barella e Calhanoglu, con cui ricomporrà il terzetto di centrocampo contro il Psg. Oltre alle sue indubbie qualità tecniche, l'esperienza di Mkhitaryan sarà fondamentale in un match così delicato come dimostra anche il rendimento di questa stagione in quella che appare una giovinezza infinita".
"Rispetto a quella di Istanbul, la finale di Monaco per Mkhitaryan è ancora più importante e inevitabilmente si lega alla scelta di ritirarsi o meno a fine stagione. Il suo contratto con l'Inter scade nel 2026, ma di recente il giocatore ha parlato di annata più faticosa di sempre e di poter abbandonare il calcio giocato dopo aver trascorso così tanto tempo ad altissimo livello. Un altro anno in nerazzurro, magari con un minutaggio più ridotto, potrebbe essere utile eventualmente per fare da chioccia a possibili nuovi innesti più giovani, a cui lasciare in eredità il centrocampo. Se ne parlerà però soltanto dopo la finale di Champions, lasciando liberi testa e muscoli per concentrarsi al meglio sulla partita di sabato sera".
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