Il presidente Marotta, un paio di giorni dopo, aveva replicato con diplomazia: «Credo che con la tecnologia migliori la situazione, diminuiscono gli errori. L’evocazione di Conte? È una persona intelligente e un grande comunicatore, sicuramente avrà il suo obiettivo quando parla. Detto ciò, per me era rigore». La tensione sulla diagonale Milano-Napoli è però rimasta alta in questi tre mesi, con gli allenatori che si sono rimpallati i favori del pronostico. «L'Inter? Parliamo di una squadra che non scopro io, ha vinto lo scudetto, quest'anno è andata avanti in carrozza in Champions e hanno ambizione di andare fino in fondo. Sono una signora squadra, noi non pensiamo agli altri, questa squadra viaggia rasoterra, tutto ce lo siamo guadagnato, nessuno si monta la testa», ha dichiarato Conte prima della gara con l'Udinese, spiegando poi dopo l'1-1 che «non è un'occasione persa per allungare sull’Inter, ma per fare punti fondamentali in ottica europea». Come a dire, noi giochiamo per la zona Champions, loro per il titolo.
Pronta la risposta di Inzaghi lunedì notte dopo il successo con la Fiorentina: «Dobbiamo continuare il nostro percorso, che è un grande percorso tra Champions e campionato; non bisogna fermarsi sapendo che ci sono squadre che non mollano e hanno questo grande obiettivo in testa». Lo scudetto, ovviamente”, si legge.
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