L'Inter parte bene ma si spegne subito. Trovato il gol di Dumfries la squadra di Chivu scompare dal campo. E il rigore all'Udinese fa sparire ancora di più i nerazurri. Ora la pausa, al rientro la gara in casa della Juve.

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GdS – Qual è la vera Inter? Manca la regia: Sucic fantasma, Calhanoglu lontano dai suoi standard
"Dall’esagerazione con il Torino alla serataccia con l’Udinese, qual è la vera Inter? Una settimana fa Sucic sembrava la reincarnazione di Boban, ieri un fantasma vagante senza un’idea, come tutta l’Inter che l’Udinese ha inchiodato a preoccupanti limiti di gioco. Elencarli tutti sarebbe lungo, ma il primo è la scomparsa del vecchio centrocampo rotante con i tre play: oggi di regista non ce n’è uno, Calhanoglu è lontanissimo dai suoi standard, e andare avanti a strappi, di forza e generosità, nel calcio organizzato di oggi è una scommessa. Poi c’è l’Udinese più bella da tanto tempo, un Solet dominante, un rigore ineccepibile per le regole ma un po’ “rigorino” per come un difensore (Dumfries) dovrebbe gestire l’equilibrio quando salta, ed ecco servita Inter-Udinese 1-2. Con i bianconeri in gran recupero dopo il vantaggio di Dumfries: prima Davies dal dischetto, poi Atta con un pallone a giro fenomenale da fuori. Quindi un secondo tempo d’assedio e passione inutili, con i fantastici quattro (Bonny, Lautaro, Esposito e Thuram) assieme quasi un quarto d’ora, ma senza superpoteri", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Tutta l’Inter era la fotocopia ingiallita di quella dei cinque gol al Torino che, forse, ha ingigantito titoli e cronache. Inter difficilmente spiegabile, come se fosse implosa, nella testa prima che nelle gambe, dopo un quarto d’ora ad alto ritmo che lasciava presagire sfracelli", aggiunge il quotidiano.
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