Nella giornata di ieri l'esterno dell'Inter Federico Dimarco ha parlato del diverso impiego l'anno scorso con Inzaghi e quest'anno con Chivu

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Repubblica – Dimarco, con Chivu non gioca di più: ecco cosa significa la sua uscita su Inzaghi
"In casa Inter è tutto un dire che il passato è passato. Peccato che poi — senza che nessuno chieda loro di farlo — i giocatori tornino nelle dichiarazioni agli ultimi mesi della gestione Inzaghi. Mettendo insieme il puzzle, emerge un quadro poco idilliaco, che aiuta a capire come una stagione in cui si poteva vincere tutto sia finita senza vincere nulla. E come la miglior annata di sempre dal punto di vista dei conti — il bilancio si è chiuso con 567 milioni di ricavi e 35 di attivo — sia stata invece traumatica per chi è sceso in campo", sottolinea Repubblica.
«Uscendo matematicamente al sessantesimo, era difficile migliorarmi. Quest'anno sto giocando molto di più e si vede», ha detto Federico Dimarco nella conferenza di vigilia della partita di Champions League di questa sera a San Siro contro lo Slavia Praga. Il riferimento è all'abitudine di Inzaghi di sostituirlo dopo un'ora. Che oggi Dimarco giochi di più, non è vero. E proprio con Inzaghi è diventato titolare, dopo che Conte lo aveva mandato in prestito a Verona. È invece realtà il fatto che Chivu lo utilizzi in modo più flessibile, facendogli giocare intere partite, come col Sassuolo, o inserendolo a gara in corso, come a Cagliari, dove è entrato e ha servito un assist.
"L'uscita di Dimarco testimonia come la ferita della finale di Champions persa 5-0 a Monaco quattro mesi fa continui a fare male. Come siano andate le cose, lo ha raccontato Francesco Acerbi: «Siamo arrivati cotti mentalmente. Eravamo favoriti dopo aver battuto Barcellona e Bayern. Avevamo la pressione di dover vincere a tutti i costi. Siamo arrivati scarichi». Un racconto che rende conto del lavoro di ricostruzione che sta affrontando Chivu. E che sembra dare finalmente frutti. Dopo avere preso sei gol contro Udinese e Juventus, l'Inter ne ha incassato uno solo nelle tre sfide successive", aggiunge il quotidiano.
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