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La classica sliding doors da mercato estivo. L'Inter doveva scegliere come completare il suo reparto: possibilità di arrivare a Hojlund c'erano eccome, ma a un certo punto è arrivata la virata. Come mai? Lo racconta la Gazzetta dello Sport di oggi. Si legge infatti:
"C’è stato un momento in cui l’Inter si è trovata di fronte a un delicatissimo bivio: da una parte la scommessa Pio, dall’altra la possibilità di rinforzarsi con Hojlund, quando il danese non era ancora nel mirino del Napoli.
Chivu, appena arrivato ad Appiano e in procinto di imbarcarsi con la squadra per gli Usa, chiese tempo ai dirigenti nerazzurri, che sul gioiellino di casa dovevano sciogliere un solo nodo: puntare subito su di lui o rinviare l’appuntamento di una stagione con un altro prestito? Chivu parlò chiaro: fatemi (ri)vedere Pio all’opera e capiremo meglio. Gli è bastato poco — il gol al River — per arrivare alla conclusione che sì, Pio Esposito sarebbe stato il futuro ma anche il presente dell’Inter".
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