Un continuo saliscendi. Montagne russe. “Si riempie e si sgonfia. Si accende per la qualità del gioco, poi si spegne davanti al risultato nudo e crudo”. Così La Gazzetta dello Sport fotografa il momento dell’Inter di Chivu a pochi mesi dall’insediamento del tecnico romeno sulla panchina nerazzurra.

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Diktat Chivu, Inter più ‘sporca e cattiva’: ora 3 vittorie, staff convinto che…
Tornata alle 3 di notte da Madrid, dopo la sfida di Champions League, ieri mattina la squadra era già in campo per il primo allenamento in vista della trasferta di Pisa.
Il quotidiano rivela che nel confronto con lo spogliatoio, Chivu si è soffermato direttamente su quello che manca.
“Non è poco se la sua squadra ha ancora in mano un pugno di mosche, pur essendo stata capace di dominare a lungo l’Atletico nella sua tana. Più o meno come nel derby, o come a Napoli e a Torino: la tendenza preoccupa ed è stata oggetto di discussione ad Appiano”.
Serve un lavoro preciso sulla mente dei calciatori. Ne è convinto tutto lo staff tecnico, che deve sistemare la questione legata alla concentrazione e alla continuità nel corso dei 90 minuti.
E c’è anche la questione legata alle palle inattive: “Il problema non starebbe nella marcatura a uomo e neanche nella struttura fisica degli ottimi saltatori nerazzurri, semmai il trucco è nella capacità di restare sul pezzo sempre”.
Nella testa di Chivu risuona un pensiero costante, legato ai falli come strumento per combattere: “Già nella pancia del Metropolitano, il tecnico nerazzurro ha ribadito che una squadra così bellina, per diventare vincente, deve anche sporcarsi e incattivirsi”.
Ora l’allenatore dell’Inter vuole tre vittorie prima della grande sfida di Champions League contro il Liverpool a San Siro. Pisa, Venezia e Como. Tre sfide da non sbagliare per ripresentarsi in Europa nel migliore dei modi.
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