La replica è arrivata dal capogruppo Pd in Regione Pierfrancesco Majorino, che ha bollato la spinta azzurra come auspicio di "nuove e brutali cementificazioni", accusando la giunta regionale "da commissariare" per "il tema delle case vuote di proprietà pubblica", segnali che non favoriscono un’intesa trasversale.
Per Libero, sul piano tecnico la vicesindaca con delega all’Urbanistica, Anna Scavuzzo, ha visto Milan e Inter per un aggiornamento formale sulla vendita del Meazza, ribadendo che gli uffici stanno lavorando alla delibera; i nodi restano "il costo reale dello stadio" e la quota a carico del Comune, con "197 milioni la stima dell’Agenzia delle Entrate" da cui "scomputare circa 36 milioni per la compartecipazione" di Palazzo Marino.
I club hanno sottolineato i pareri favorevoli — seppur non vincolanti — del ministro dello Sport Andrea Abodi e del presidente Figc Gabriele Gravina alla realizzazione del nuovo impianto in vista di Euro 2032, ricordando che ad oggi San Siro non rientra tra gli stadi previsti per la competizione.
Come scrive Libero, Sala punta a chiudere rispettando la sua agenda: delibera in giunta questa settimana, con approdo in Consiglio comunale "non più tardi del 29 settembre", mentre l’inchiesta della Procura su urbanistica e dossier stadio impone "estrema cautela" all’esecutivo; in questo contesto, il via libera dell’Aula rappresenterebbe per la giunta "una sorta di salvacondotto" in caso di sviluppi giudiziari. Nella stessa cornice, riferisce Libero, il presidente della commissione Affari istituzionali di Palazzo Marino, Enrico Fedrighini, ha chiesto formalmente via mail "almeno una seduta della commissione" successiva alla delibera di giunta per acquisire "tutte le necessarie informazioni" relative al "veicolo acquirente" del progetto stadio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/368812e9b4c94857b1c30160462b8400.jpeg)
/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)