"Oltre a Turco, tra i ribelli del Pd, architrave della maggioranza che sostiene il sindaco Beppe Sala, ci sono anche i dem Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo. Ancora indecisa Monica Romano che sta studiando la delibera e deciderà nei prossimi giorni. A sciogliere le riserve è invece Angelica Vasile che voterà a favore della vendita. Tutte le carte però verranno scoperte dopo la riunione della direzione metropolitana del Pd che sarà mercoledì, il giorno prima dell’inizio della discussione in Aula della delibera. Al momento oltre i tre dem, tra i contrari nella maggioranza — composta da 32 membri incluso il sindaco — ci sono i tre verdi Francesca Cucchiara, Tommaso Gorini e Carlo Monguzzi, ed Enrico Fedrighini del gruppo misto. Salgono a sette, quindi, i non favorevoli alla vendita nel centrosinistra, che per ora può contare su 23 voti certi e due ancora da definire. Perché la delibera venga approvata è necessario che ci siano in aula 25 consiglieri, il numero legale richiesto in prima convocazione perché la seduta sia valida, e che la delibera ottenga 25 voti favorevoli. Pertanto, non sapendo ancora con certezza come si muoverà l’opposizione, avranno un peso le decisioni dei due consiglieri del centrosinistra ancora indecisi: la dem Romano e Marco Fumagalli della Lista Sala. Alla luce della situazione però sembra chiaro che «viene meno la maggioranza assoluta dei voti a favore», spiega il verde Gorini, suggerendo «il ritiro come via più opportuna se si vuole evitare il soccorso esterno dell’opposizione», che ha già annunciato di non voler fare da stampella alla maggioranza".
La discussione in Aula che inizierà giovedì, quindi, si prospetta accesa, con la seduta conclusiva del 29 destinata ad andare a oltranza, finché il provvedimento non verrà votato. Il consigliere Fedrighini, contrario all’operazione, ha scelto infatti di giocare «il jolly», previsto dall’articolo 12 del regolamento comunale, una carta che ogni capogruppo può giocare una sola volta nella consiliatura e consente di non contingentare i tempi di discussione della delibera. L’intento è quello di prendere tempo, in vista del 30 settembre, quando scadrà l’offerta di Inter e Milan.
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