I due club avrebbero previsto come data di presentazione il 20 marzo. Palazzo Marino chiede sia tutto pronto per fine febbraio
Il Corriere della Sera, edizione Milano, parla di distanze tra Inter, Milan e il Comune sullo sviluppo del progetto stadio a proposito di tempistiche. Ieri c'è stato un incontro tra i due club, il Comune e la Regione. Le due società hanno indicato come data di presentazione del piano di fattibilità del nuovo impianto il 20 marzo. Palazzo Marino chiede di anticipare la presentazione entro la fine del mese di febbraio.
"La preoccupazione è che l’allungarsi dei tempi comporti dei rischi per tutte le fasi successive dell’iter che si dovrà concludere con la vendita entro l’estate o al massimo settembre, prima che a ottobre scatti la tagliola del vincolo sul secondo anello", si legge sul giornale.
Ci sono diverse tappe da affrontare
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Intanto gli uffici comunali devono fare una valutazione e in questo momento sono impegnatissimi con la stesura del PTG (Piano di Governo del Territorio). Servirà poi l'avviso pubblico per capire se ci sono altri soggetti interessati all'acquisto. "Infine, ma qui non c’è ancora chiarezza, la necessità o meno di indire comunque una gara per la vendita. In realtà, nel 2023 è intervenuta una modifica importante alla legge sugli stadi. L’attuale articolo 4 contempla infatti la facoltà di avviare una trattativa privata tra il Comune e i proponenti per accelerare i tempi di presentazione e negoziazione del progetto urbanistico e rispondere così a tutte le richieste delle parti pubbliche. Resta però , vista la storia particolarmente accidentata del San Siro bis, l’incognita di ricorsi o altri ostacoli in grado di far saltare il tavolo", scrive ancora il quotidiano.
Vengono riportate le parole del sindaco Beppe Sala, che a Natale, aveva parlato di un 2025 come dell'anno della verità sul nuovo stadio. "Se tutto dovesse filare per il verso giusto la Scala del calcio sarà venduta a luglio — con tanto di contratto di compravendita firmato — a rossoneri e nerazzurri che provvederanno alla rifunzionalizzazione abbattendo una parte del Meazza per lasciare spazio a un nuovo impianto multifunzionale", spiega ancora il CorSera.