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Tardelli: “Serie A, Napoli e Inter promettono di rinnovare battaglia, ma il tema è un altro”

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
Riflessione dell'ex calciatore alla vigilia degli impegni della Nazionale italiana contro Israele ed Estonia

Arrivano oggi le prime convocazioni di Gattuso per le prossime due gare di qualificazione ai Mondiali con Israele ed Estonia. Sulla prima pagina de La Stampa c'è la faccia sconsolata di Barella seduto nostalgico su un pallone durante un allenamento. È l'immagine impiegata per raccontare "l’allarme azzurro" con "la Serie A sempre più straniera con soli 98 italiani schierati".

"Non era mai successo prima, nel turno inaugurale del massimo campionato, di scendere sotto quota 100: un anno fa erano 106 gli “azzurrabili” presenti al debutto contro 204 stranieri (65,8%), ma nel 2021 erano 120. E prima della possibilità di fare ben cinque cambi, il dato era ancora più netto. Nel 2017, per esempio, c’erano 128 italiani su 278 (ovvero il 46%) calciatori schierati all’esordio", si legge.

E la questione è stata condannata anche da Marco Tardelli:"Meno di cento italiani in campo, quasi il 70 per cento di calciatori importati, una squadra totalmente straniera riserve comprese

e tre con un solo italiano schierato. Avrei voluto parlare del duello che Napoli e Inter promettono di rinnovare, della caduta del Milan, della semplicità efficace di Tudor, ma l’esterofilia esasperata

ha oscurato ogni altra riflessione, specie alla vigilia di partite delicatissime per la Nazionale". 

"Sia chiaro, non è un problema di stranieri, ben venga il calcio globale, è un problema di eccessi e di valori, perché non credo sinceramente che i nostri club siano stati tanto bravi di tesserare 217 fuoriclasse: molti valgono i nostri ragazzi, molti addirittura meno, allora lasciamo perdere tendenze e mode, portiamo in A chi davvero fa la differenza e restituiamo spazio ai nostri talenti. L’Italia del calcio ne trarrà beneficio", ha concluso l'ex calciatore sul tema.

(Fonte: La Stampa)