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Come Sommer ha trasformato le debolezze in punti di forza. Sbarcato a Milano, ecco le solite…

Come Sommer ha trasformato le debolezze in punti di forza. Sbarcato a Milano, ecco le solite… - immagine 1
Due giorni dopo Inter-Barcellona, rimane negli occhi la grande prestazione del portiere nerazzurro
Gianni Pampinella Redattore 

Due giorni dopo Inter-Barcellona, rimane negli occhi la grande prestazione della squadra nerazzurra, in particolare di Yann Sommer. Il portiere si è distinto con interventi spettacolari, in particolare su un tiro di Yamal nei supplementari. Con 7 parate e 61 palloni toccati, è stato decisivo anche come regista arretrato. Nonostante sia stato spesso sottovalutato per la sua altezza (183 cm), Sommer ha costruito il suo successo lavorando su esplosività e posizionamento. "Quando la squadra è andata sotto la Curva, Yann era nelle retrovie, quasi preso dalla timidezza. Lautaro lo ha preso di peso e lo ha messo davanti a tutti, spingendolo sotto i tifosi: lui ha allargato le braccia e ha assorbito l’amore del popolo nerazzurro", sottolinea Repubblica.

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"Sommer non è uno che cerca rivincite, a 36 anni è un uomo all’apparenza risolto. Eppure è una vita che gli dicono che è troppo basso per fare il portiere al massimo livello. Ha passato quasi tutta la carriera al Borussia Mönchengladbach, ha avuto la prima opportunità importante al Bayern Monaco quando Neuer si è infortunato sciando. Ma non li ha impressionati abbastanza: è bravo però non basta. Così è arrivata l’Inter, che aveva appena venduto per 52 milioni Onana al Manchester United. Quando è sbarcato a Milano, acquistato da Marotta per 5 milioni, riecco le solite voci: non è male, ma Onana era un’altra cosa". 


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"Trasformare le debolezze in punti di forza. Sommer lo ha fatto con l’altezza, curando l’esplosività, il posizionamento, lo stacco da terra. Allenando perfino i muscoli degli occhi e facendo esercizi specifici perla vista. Tanto da diventare un modello per i portieri bassi. Yann si fa aiutare da un mental coach e dalla meditazione, che gli permette di liberarsi della pressione imposta dal suo ruolo. Gli altri segreti? Mangia carne ma non tanta, si sta avvicinando al mondo vegano e da tempo ha sostituito il caffè con il tè matcha. Dopo la partita contro il Barcellona nella pancia di San Siro i giornalisti svizzeri lo hanno circondato, estasiati. In qualcosa ricorda Federer, un’icona in Svizzera e per lui fonte d’ispirazione: Roger faceva sognare le persone, Yann sta seguendo il suo esempio".

(Repubblica)