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Stadio, decisione rimandata a lunedì? Ecco cosa filtra. “E anche in caso di sì alla cessione…”

Matteo Pifferi Redattore 
"La partita sulla cessione di San Siro arriva in un momento delicato per il sindaco Beppe Sala e la sua maggioranza", commenta Tuttosport

Oggi è una giornata campale per il tema San Siro. A partire dalle 16.30, infatti, i consiglieri comunali sono attesi per affrontare il tema della delibera sulla vendita di San Siro a Inter e Milan.

"La partita sulla cessione di San Siro, per 197 milioni di euro più Iva meno 22 di sconto comunale per bonifiche e demolizioni, arriva in un momento delicato per il sindaco Beppe Sala e la sua maggioranza. È molto probabile che si rimanderà a lunedì, con numero legale inferiore: dei 32 consiglieri di maggioranza (Sala compreso), sette hanno anticipato il loro no. Indecisi almeno altri due esponenti del centrosinistra, preoccupati anche delle conseguenze delle inchieste della Procura di Milano e presso la Corte dei Conti. Le incertezze filtrano anche dalla relazione depositata dal Comitato legalità e contrasto alla criminalità organizzata del Comune, presieduto da Nando Dalla Chiesa: «Non sono state individuate - si legge in riferimento ai fondi Oaktree e RedBird - le persone fisiche qualificabili come titolari effettivi della società proprietaria della squadra»", si legge su Tuttosport.

"L’opposizione di centrodestra, il cui appoggio era stato ipotizzato, voterà contro. La sensazione, comunque, è che il via libera arriverà, se non oggi lunedì quando il sì suonerebbe in zona Cesarini: l’offerta di Inter e Milan, che nei giorni scorsi hanno annunciato la partnership con gli studi Foster e Manica, scade martedì 30 settembre. Se tutto andrà come deve, i due club dovranno comunque prepararsi ad affrontare i ricorsi degli oppositori all’abbattimento, a partire dal Comitato Sì Meazza. La corsa a ostacoli, in sostanza, non sarebbe finita, ma il rogito - da effettuarsi entro il 10 novembre - si avvicinerebbe", aggiunge poi il quotidiano.

In questo caso, a sorridere sarebbe anche la FIGC che non ha alcuna intenzione di rinunciare a Milano per Euro 2032 e a cui non dispiace il nuovo stadio pensato su due anelli e con un totale di 71.500 posti. "La Uefa, viceversa, ha bocciato il Meazza in vista degli Europei italo-turchi, e anche una ristrutturazione molto estesa potrebbe non bastare a soddisfare i requisiti fissati da Nyon. O meglio: forse sì, ma non c’è nessuno disposto a sobbarcarsi le spese - almeno, nessuna proposta formale alternativa a quella di Inter e Milan è mai arrivata a Palazzo Marino - e il nocciolo della vicenda, in fin dei conti, sta proprio qui", la chiosa di Tuttosport.