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Altra ottima prestazione per l'attaccante dell'Inter Pio Esposito. Prima l'errore sotto porta poi il primo gol europeo. Il centravanti era stato protagonista anche sul gol di Lautaro con un assist decisivo.
"Servirebbe uno di quel titoli a effetto che piacciono tanto agli sceneggiatori di serie di successo, un lancio internazionale per giovane stellina nascente. «Pio Esposito living his dream», o giù di lì. Nella réclame per la tv, In continuo aggiornamento, tutte le prime volte del bambino che sogna e fa sognare l'Inter. In rigoroso ordine cronologico: 21 giugno 2025 debutto tra 1 grandi in nerazzurro nel caldo torrido di Seattle contro quei diavoli giapponesi dell'Urawa; 26 giugno 2025 primo gol con la maglia sacra contro il River Plate, gigante di Argentina, sempre nel Mondiale americano; 31 agosto 2025 debutto in Serie A nella notte sfortunata di San Siro contro Udinese, che aveva fatto intravedere nubi oggi lontanissime; 5 settembre 2025 prima volta con l'azzurro addosso su scelta del ct Gattuso che in Pio vede il centravanti del futuro e forse anche del presente; 17 settembre 2025 esordio da titolare, stavolta per scelta del suo allenatore-papà Chivu, in uno stadio solenne già dal nome come la Cruijff Arena; 27 settembre 2025 prima rete in campionato contro il Cagliari del fratello Sebastiano e tutti felici e contenti nella famiglia Esposito; 11 ottobre 2025 prima rete con la Nazionale in Estonia e via di altri abbracci. Infine, ecco la notte belga: 21 ottobre 2025, ieri, la partita in cui salta il tappo anche in Champions, unica competizione che definisce i campioni", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"C'è un'attesa messianica per ogni nuovo passaggio della carriera di Esposito jr, forse esagerata, e Infatti l'affamato Pio a volte sembra risentirne: è così tanta la sua voglia di spaccare e assecondare le speranze di tutti che finisce per perdersi sul più bello. Come gli era accaduto in Nazionale contro Israele, anche contro l'umilissimo Union Saint-Gillolse ha divorato un palo di palloni clamorosi per eccesso di foga. A Bruxelles, però, ha cancellato gli errori e si è rifatto con gli interessi, attingendo al meglio della casa: il passaggio con cui ha «liberato» Lautaro per lo 0-2, anziché tirare di istinto come avrebbe fatto 1l 90% delle punte, è segno di eccellenza, poi nel secondo tempo si è sbloccato su passaggio di Bonny. È la connection del futuro che tutti si sarebbero aspettati dall'inizio, ma l'incastro dei 20enni terribili è solo posticipato".
"I tifosi di altre squadre storcono il naso, ironizzano sull'eccesso di compltmenti e aspettative, producono meme in serie, ma sotto sotto sanno che il ragazzo fa solo il bene del pallone italico. Che non si perda come altri è nell'interesse di tutti: ieri si è sbloccato in Champions all'età di 20 anni e 115 giorni, solo Balotelli (18 anni e 84 giorni) era andato a segno prima. Tra chi ha segnato un gol e apparecchiato un assist in una singola partita di questa Champions solo Lamine Yamal e Geovany Quenda dello Sporting (entrambi 2007) sono più giovani di lui: nella generazione dorata c'è, comunque, anche Esposito", aggiunge Gazzetta.
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