Tra le colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha commentato così il recente esonero di Jose Mourinho dal Fenerbahce: "Stampa e stampellati si sono scatenati contro Mourinho bollandolo di superato, bollito e da un pezzo non più Special. Insomma finito. Licenziato di nuovo? Tiriamogli addosso, daje, demoliamo il monumento. Perché José non è stato capace di imporsi nemmeno col Fenerbahçe di Koç, il presidente miliardario che negli ultimi 7 anni ha esonerato 13 allenatori vincendo una beneamata cippa. Mou è peraltro quello che ha retto di più, 424 giorni.

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Zazzaroni: “Capisco che nessuno ha mai parlato di calcio con Mourinho se si dice che…”
Prima di lui erano stati bruciati Kartal, silurato - come Murat Göle - in due momenti distinti, Jorge Jesus, Vitor Pereira, Emre Belözoğlu, Erol Bulut, Tahir Karapinar, Ersun Yanal, Erwin Koeman e Phillip Cocu. Quattro gli esoneri subiti negli ultimi sette anni. Da Man United, Tottenham, Roma e appunto Fenerbahçe. Stabilito che, avendo lavorato in passato con Barcellona (vice), Benfica, Real, Inter, Chelsea, Manchester Utd, Tottenham e Roma, 26 titoli in totale, gli erano rimasti solo Psg (l’ha cercato quand’era sotto contratto), Bayern e City, occupato da un secolo da Pep; fatta la premessa, trovo normale che abbia potuto o dovuto accettare quel che rimaneva.
Ma cos’hanno vinto le stesse squadre dopo l’addio a Mou? Lo United una coppa Carabao perché sei morto e il Tottenham un’Europa League. Non si contano gli esoneri di allenatori registrati nelle cinque squadre in oggetto dal 2018 a oggi. Mou bollito pur avendo 5 anni meno di Gasperini e 4 meno di Ancelotti, entrambi in grande spolvero. Alimentazione sbagliata? Quando sento parlare di mancanza di aggiornamento mi rendo conto che nessuno ha mai parlato con lui di calcio o l’ha visto lavorare. Ma tanto io sono di parte. Quella giusta".
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