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Zazzaroni: “Capisco che nessuno ha mai parlato di calcio con Mourinho se si dice che…”

Marco Astori
Marco Astori Redattore 
Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha commentato così il recente esonero di Jose Mourinho dal Fenerbahce

Tra le colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha commentato così il recente esonero di Jose Mourinho dal Fenerbahce: "Stampa e stampellati si sono scatenati contro Mourinho bollandolo di superato, bollito e da un pezzo non più Special. Insomma finito. Licenziato di nuovo? Tiriamogli addosso, daje, demoliamo il monumento. Perché José non è stato capace di imporsi nemmeno col Fenerbahçe di Koç, il presidente miliardario che negli ultimi 7 anni ha esonerato 13 allenatori vincendo una beneamata cippa. Mou è peraltro quello che ha retto di più, 424 giorni.

Prima di lui erano stati bruciati Kartal, silurato - come Murat Göle - in due momenti distinti, Jorge Jesus, Vitor Pereira, Emre Belözoğlu, Erol Bulut, Tahir Karapinar, Ersun Yanal, Erwin Koeman e Phillip Cocu. Quattro gli esoneri subiti negli ultimi sette anni. Da Man United, Tottenham, Roma e appunto Fenerbahçe. Stabilito che, avendo lavorato in passato con Barcellona (vice), Benfica, Real, Inter, Chelsea, Manchester Utd, Tottenham e Roma, 26 titoli in totale, gli erano rimasti solo Psg (l’ha cercato quand’era sotto contratto), Bayern e City, occupato da un secolo da Pep; fatta la premessa, trovo normale che abbia potuto o dovuto accettare quel che rimaneva.

Ma cos’hanno vinto le stesse squadre dopo l’addio a Mou? Lo United una coppa Carabao perché sei morto e il Tottenham un’Europa League. Non si contano gli esoneri di allenatori registrati nelle cinque squadre in oggetto dal 2018 a oggi. Mou bollito pur avendo 5 anni meno di Gasperini e 4 meno di Ancelotti, entrambi in grande spolvero. Alimentazione sbagliata? Quando sento parlare di mancanza di aggiornamento mi rendo conto che nessuno ha mai parlato con lui di calcio o l’ha visto lavorare. Ma tanto io sono di parte. Quella giusta".