Da calciatori in fondo alle gerarchie a nuove risorse, utili e affidabile nel momento del bisogno. È il caso di Piotr Zielinski e di Yann Bisseck, protagonisti nelle ultime gare giocate dall'Inter dopo una prima parte di stagione in cui sono stati poco utilizzato. Merito della gestione del gruppo operata da Cristian Chivu, come sottolinea La Gazzetta dello Sport:

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Inter, nuove risorse nel momento del bisogno: Zielinski e Bisseck rigenerati dalla cura Chivu
"Se l'Inter fosse una figura geometrica sarebbe un quadrato, plasmata in questo modo dal suo allenatore. Chivu, tra coerenza, linearità e quattro necessari spigoli, protegge così la sua squadra. Nessuno escluso. E appena può esalta "l'altra Inter", quella dei giocatori che finiscono meno sotto i riflettori, di chi gioca meno e dei rigenerati. Piotr Zielinski e Yann Bisseck fanno parte del terzo comparto. Sono quegli elementi che grazie a un mix di fiducia crescente e necessità sono stati (e vengono tuttora) valorizzati da Chivu; per loro quindi la Supercoppa di Riad diventa un'ulteriore grande occasione di dimostrarsi all'altezza di un appuntamento che l'Inter intende onorare".
Pronti al momento giusto
—"Zielinski è un Calha-bis che non fa rimpiangere il titolare, adesso ai box dopo l'infortunio muscolare che l'ha fermato nel primo tempo contro il Liverpool. [...] Essersi liberato dei problemi fisici che hanno condizionato la passata stagione è stata una liberazione. Il confronto tra le prime 15 giornate di campionato di quest'anno e dell'anno scorso è un racconto in numeri della sua rinascita: 12 partite giocate contro le 9 di dodici mesi fa, 422 minuti in campo contro 293.
In difesa invece si continua a fare i conti con l'infortunio di Acerbi, out almeno fino a metà gennaio. In Supercoppa lì dietro si rivedrà il Bisseck «braccetto», dopo la breve sortita al centro al posto di Akanji sul finale di partita contro il Genoa".
Il fattore Mondiale
—"Al di là dell'oceano c'è un torneo che fa luccicare gli occhi e diventa traguardo e motivazione extra insieme. Zielinski è un punto fermo della sua Polonia, ma anche lui deve ancora conquistarselo e —come per l'Italia—passerà tutto dai playoff. La Germania di Bisseck invece è qualificata: lui ci spera ma non ci pensa. Almeno così dice. D'altronde l'equazione è semplice: fare bene con l'Inter aumenta le possibilità di essere nell'ambita lista, se invece in nerazzurro delude difficilmente le sue quotazioni saliranno al punto da potersi guadagnare un biglietto per l'aereo Mondiale".
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