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Conte sbotta: “Domanda antipatica e gratuita. Non capisco perché mi additate come quello che…”

Conte sbotta: “Domanda antipatica e gratuita. Non capisco perché mi additate come quello che…” - immagine 1
Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani contro l'Udinese. Ecco le sue parole
Marco Astori Redattore 

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani contro l'Udinese. Ecco le sue parole; "Se voglio costruirmi qui il "ristorante da 100 euro"? All'epoca quando feci la battuta era vera: può capitare se in un momento storico non puoi spendere come gli altri... Non capisco perché si dovrebbe ricamare su questa battuta o perché io devo portarmela dietro per essere additato come una persona che chiede e chiede. Non capisco, trovo questa domanda antipatica per questa citazione, è del tutto gratuita. Se sto pensando di fare un capolavoro? Io sto pensando sempre di più di fare quello che ho fatto in passato, in tutti i club in cui sono stato: portare a una crescita. E' il mio obiettivo.

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Il passato sta lì, è chiaro: qualcuno a volte non vuole vedere. Io dove sono passato, il club è cresciuto sotto tutti i punti di vista: oggi il mio obiettivo al Napoli è aiutare il club a crescere. Gli All Blacks dicono "lascia la maglia che hai trovato, lasciala migliore di quando sei arrivato". L'obiettivo mio è lasciare qualcosa di migliore il giorno che andrò via, che mi auguro sia tra tanti anni: il club deve crescere se vogliamo essere competitivi per il resto dell'anno perché il calcio si evolve. A me interessa pensare come aiutare il club a farlo: oggi il problema è investire sulle infrastrutture, noi abbiamo bisogno di un nuovo centro sportivo che diventi casa nostra e per avere un settore giovanile che oggi non c'è, non di un giocatore in più o in meno.


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Invece di pensare a 70 milioni per quello, io non farò mai polemica: io dico la mia sulla crescita del club, il direttore sportivo è giovane e bravo, sono qui per supportarlo, come al presidente. Ho piacere di fare un'esperienza a Napoli: questo è il mio obiettivo, le altre sono tutte cazzate. Quando sento che sono arrabbiato per questo o quello, io sono felice di quello che sto sviluppando: io vengo qui contento perché i ragazzi mi daranno l'anima. L'altro obiettivo è cercare di raggiugnere l'eccellenza con quello che abbiamo: pensiamo a quello che abbiamo, non roviniamo quello che abbiamo costruito in maniera faticosa. Sembra che è tutto dovuto, non è dovuto niente se si pensa da dove siamo partiti. Io sono qui per aiutare il club a crescere e dare i miei consigli: poi non posso intervenire, ma io sono qui per dare una mano e costruire qualcosa di solido che duri nel futuro. Ma non è solo comprare i giocatori, il mercato da 150: questo è fumo negli occhi. L'essenza è il lavoro, la programmazione: questo è quello che io porto, non altro. Non voglio sedermi nei ristoranti da 100 euro avendo 10 euro: non l'ho mai fatto e mai lo farò".