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fcinter1908 partite conferenze stampa Fabregas: “Risultato pesante, zitti e a casa. Dobbiamo guardarci allo specchio per…”

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Fabregas: “Risultato pesante, zitti e a casa. Dobbiamo guardarci allo specchio per…”

Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Le parole dell’allenatore lariano al triplice fischio di Inter-Como in conferenza stampa: "Preferisco perdere così"

Cesc Fabregas, allenatore del Como, al triplice fischio della gara con l'Inter è intervenuto in conferenza stampa. Qui le sue considerazioni, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it: "Il risultato è pesante, andiamo a casa zitti e a testa bassa, per riposare e poi lavorare per migliorare. Calcisticamente non ho visto una differenza grandissima, ma lì davanti abbiamo visto due attaccanti molto superiori. I ragazzi hanno dato tutto, sapevo che avremmo dovuto gestire bene anche la frustrazione contro una squadra che gioca a memoria e si trova senza guardarsi. Abbiamo fatto la stessa partita di tante altre volte, ma contro una squadra diversa.

A fine primo tempo ho pensato di cambiare, ma non ho voluto perché così si impara di più dopo una sconfitta. Sono stupido? Sono un filosofo? Parlo molto, ma col cuore e dico cosa provo. Preferisco perdere così e che i ragazzi dicano 'mamma mia, manca tanto'. Avrei detto lo stesso anche se avessimo vinto 3-0 noi. Abbiamo subito il 2-0 nel peggiore momento, eravamo ancora completamente in partita. Sul 3-0 invece abbiamo mollato. Io sono il più esigente del mondo, ma dobbiamo mantenere la calma. Da domani ci si rialza e si riparte".

Come sta Morata?

"Si è fatto male all'adduttore, era già capitato col Sassuolo. In settimana ha fatto un buon lavoro. Manca qualcosa? Non è il momento di parlarne. Oggi dobbiamo valutare altre situazioni. Ovviamente una squadra come l'Inter ha più chance di vincere con quegli attaccanti lì. Presto comunque per capire cosa si sia fatto".

Hanno pesato i primi 10 minuti?

"Noi dobbiamo andare a casa oggi e guardarci allo specchio per come abbiamo preso il secondo gol, fa male. Eravamo nel nostro miglior momento, questo mi ha lasciato demoralizzato".

Eravate nervosi?

"Ogni volta che giocavamo lungo la palla tornava indietro, soprattutto all'inizio. Quando abbiamo iniziato a giocare, loro non hanno trovato più palloni. Noi dovevamo giocare come sempre ed è quello che abbiamo fatto dopo 10 minuti. Per paura o troppo rispetto non possiamo cambiare".

Caqueret sta giocando molto meno.

"Ne giocano 11. C'è grande concorrenza. Lui è un grandissimo giocatore, lo amo come gli altri. La cosa più importante è che lui reagisca e alzi sempre la testa. Oggi non è contentissimo, ma è lo stesso per qualcun altro quando gioca lui".

Come hai visto Nico Paz? 

"Quando si accende Lautaro, l'Inter fa meglio. Quando si accende Yamal, il Barcellona fa meglio. Lui è il nostro miglior calciatore. Nel secondo tempo siamo riusciti a innescarlo meglio, ci abbiamo creduto di più. Oggi non è il momento di parlare per noi, andiamo a casa a provare a migliorare per tornare e fare meglio qui l'anno prossimo".