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Chivu: “Spenta la luce? Fammi stare zitto! Come faccio a guardarli negli occhi se…”

Inter Chivu
Le parole dell'allenatore nerazzurro al triplice fischio del match di stasera contro la Lazio al Meazza
Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Triplice fischio al Meazza. In sala stampa è il momento delle parole di Cristian Chivu, arrivato per la classica conferenza. Qui le sue considerazioni raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it: "Per me i passi falsi sono stati pochi, ne abbiamo vinte 11 nelle ultime 12. Sono contento del percorso, la classifica non la guardo perché è presto. L'esperienza da giocatore me lo dice. Mi godo quello che i ragazzi cercano di fare, il percorso, la presa di coscienza. Lavoriamo sodo e siamo consapevoli di poter dire ancora la nostra".

Campionato più aperto?

"Non guardo la classifica. Mi risulta che altre squadre abbiano perso le nostre stesse partite, magari hanno pareggiato, mentre noi no".

Qual è la cosa migliore della serata?

"Oggi si è spenta la luce? Noi dobbiamo dare meriti agli avversari, la Lazio può mettere in difficoltà chiunque. Veniamo da 7 partite giocate tutte ogni tre giorni. Vogliamo essere dominanti, meglio che sto zitto... Ci accontentiamo della vittoria, ora affrontiamo la sosta. Facciamo un grande in bocca al lupo a chi va in nazionale, speriamo che anche l'Italia avrà la possibilità di dire la sua nel crescere e dare continuità in quanto di buono fatto".

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Squadra sembra non frenata nel fare falli e anche prendere un giallo in caso di necessità.

"Una cosa sulla quale si lavora da inizio stagione. La trasformazione nel passare da squadra forte in fase di possesso allo switch mentale in fase di non possesso. Abbiamo concessi qualcosa negli ultimi mesi, ma per me più per una questione mentale. Oggi abbiamo provato a mettere qualcosa in più, per questo mi è piaciuto l'approccio. Siamo riusciti a sbloccarla con una pressione del genere, siamo riusciti a capire i momenti e l'atteggiamento giusto da mettere. Abbiamo anche provato in alcune circostanze ad andare a prenderli un pelino più bassi: l'abbiamo fatto abbastanza bene".

Soluzione nuove contro avversarie che difendono con un blocco basso?

"Sulla fase offensiva abbiamo tanti modi per uscire dalla loro pressione. Oggi la partita richiedeva un play basso, ma addirittura a volte anche un play più alto. Sappiamo che le squadre di Sarri sono ben allenate, come sapevamo il nostro obiettivo: far saltare la pressione loro. La difesa lavora benissimo di reparto, ma con un giro palla veloce potevamo metterli in difficoltà. Probabilmente potevamo avere più pazienza, ma ci sono anche i meriti dell'avversario. E' stata una partita matura: abbiamo messo in campo la voglia di essere dominanti. Affrontavamo una squadra che nelle ultime 4 partite non aveva subito gol. Ci godiamo una vittoria importante per noi.

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Ci sono gerarchie dietro?

“Non ci sono. Voglio coinvolgere tutti, magari anche quelli che non si sentono titolari. Gli do una possibilità perché so che la stagione è lunga e ho bisogno di tutto il loro impegno in allenamento. Se non gli do la possibilità di far vedere che sono bravi, inutile poi che quando subentreranno infortuni andargli a dire che mi aspetto tanto da loro. Se non giocano mai, non posso dirgli determinate cose guardandoli negli occhi. La squadra capisce, io cerco di essere onesto e cerco di tenere conto di tante cose. Ovvio che dipende tutto dal risultato, ma siccome si allenano bene e hanno questa predisposizione nel dare un contributo alla causa, difficilmente sbagliano le partite. Si può vincere, pareggiare o perdere, ma mi interessa che tutti si siano coinvolti e che si sentano importanti per questa società. Ho a che fare con ragazzi veramente bravi”.