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Chivu: “Sucic bel giocatore, lo voglio meno leggerino. Come andrà con Sommer e Martinez”
Anche la quarta giornata di campionato è andata in archivio. Qui le parole in conferenza stampa di Cristian Chivu, allenatore nerazzurro, al triplice fischio di Inter-Sassuolo, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it al Meazza: "E' venuta fuori la qualità degli avversari con una giocata. Bisogna saper soffrire, non è mai semplice. Della prestazione sono contento, abbiamo abbinato qualità ed equilibrio. Il Sassuolo è pericoloso con i tre davanti, noi abbiamo creato tanto e dovevamo chiuderla prima. Ce l'abbiamo fatta, pur soffrendo, perché abbiamo saputo farlo. Abbiamo saputo gestire un po' di paure".
Come intendi gestire Sommer e Martinez?
"Con loro due sono stato chiaro. Oggi toccava a Pepo, Yann lo sapeva e ha accettato volentieri. Giusto si dia possibilità anche all'altro per non trovarci in difficoltà se qualcosa dovesse succedere al primo portiere. Non bisogna mai aspettare la Coppa Italia a dicembre, la cosa migliore da fare è dargli una partita vera. Sommer però è il numero uno, Pepo ne giocherà tante dall'inizio".
Cosa serve per avere più pragmatismo?
"Serve che il loro portiere non faccia quattro parate importanti, perché è stato un tiro al bersaglio a un certo punto. Non è mai facile attaccare un blocco basso, anche se a volte sembrava una manovra lenta. Sono contento della prestazione, della ricerca del gioco e dell'equilibrio dato senza subire mai ripartenze".
Sucic ha una qualità importante: diventerà un pilastro?
"Sucic è un bel giocatore. Abbiamo tutti centrocampisti importanti. Sucic ha grandi margini di miglioramento, deve mettere anche un po' di forza, nei duelli è un po' leggerino ma ha qualità e l'ha fatto vedere. Poi è molto giovane e con i giovani bisogna accettare anche alti e bassi"
Carlos può giocare da terzo anche contro le big?
Può fare il terzo e può fare il quinto. E' una soluzione che noi abbiamo. Oggi abbiamo deciso di concedere un giorno di riposo a Bastoni dopo tante partite consecutive e premiare un giocatore che fa vedere sempre l'atteggiamento giusto in allenamento e in partita".
Quale reparto è più pronto ad affrontare determinati aggiustamenti?
"Siamo in grado di sopportare i tre davanti in alcune partite, in altre invece no. Bisogna preparare le partite anche in base alle avversarie e al momento dei giocatori. Non bisogna mai stravolgere una squadra abituata a fare determinate cose. Non è mai semplice stravolgere, bisogna evitare di mettere in difficoltà la squadra. Tre punte in questo momento metterebbero in difficoltà la mia squadra e io non voglio".
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