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Liverpool, Alisson: “Salah? Inutile piangerci addosso. Pensiamo all’Inter”

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Le parole del portiere del Liverpool alla vigilia dell'impegno di Champions League contro l'Inter
Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Toccherà ad Alisson Ramses Becker accompagnare Arne Slot in conferenza stampa questa sera all'arrivo al Meazza. I due chiuderanno la vigilia di Inter-Liverpool con le considerazioni sulla gara e sul momento dei Reds. Qui le parole del portiere brasiliano, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it a San Siro: "Salah? Non è facile personalmente e per il gruppo, gioco con lui da anni. E' un bravo ragazzo, una bandiera del Liverpool. Quello che è successo non mi rende felice, ma non c'è tanto tempo nel calcio per piangersi addosso e lamentarsi. Abbiamo una bella sfida domani, l'Inter sta facendo molto bene quest'anno. Anzi, da anni ormai. Il focus della squadra è sulla sfida che abbiamo davanti domani sera".

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Cosa hai detto a Salah dopo la mancata convocazione?

"Il fatto che lui non sia a disposizione è solo una conseguenza di ciò che ha fatto, è abbastanza intelligente da capirlo. Non ho parlato con lui, abbiamo un buon rapporto e per me non è solo un compagno di squadra. Avrò modo di parlargli, ma rimarrà tra noi due quello che gli dirò".

Lo spogliatoio è compatto?

"Tutti i calciatori avranno la loro opinione sulla situazione, ma conosciamo le sfide che ci attendono. Non veniamo da buoni risultati, queste sono grandi sfide per noi. Vogliamo giocare meglio per essere più continui all'interno delle partite stesse. Non importa ciò che proviamo, vogliamo reagire bene domani in campo. Con il dovuto rispetto verso l'Inter, proveremo a vincere la partita".

Salah si sente tradito dalla squadra.

"Il mister è stato molto saggio, io sono d'accordo con lui: non sappiamo cosa intendesse dire, bisogna chiedere a lui. Se penso che torni a giocare per il Liverpool? Spero che possa tornare a rappresentare questa squadra, ma è una situazione personale tra lui e il club. Noi speriamo che possa succedergli solo il meglio, ma vogliamo anche il meglio della società. Speriamo in una situazione 'win-win'".

Il tuo rapporto con il mister è buono?

"Molto buono".

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Rooney ha detto che Salah ha mancato di rispetto ai compagni. Tu la vivi così?

"Non ho letto ciò che ha detto, non mi esprimo in merito. Può avere un impatto questa cosa, di certo non è di poco conto. Noi siamo adulti, vaccinati e capiamo la situazione. Non credo il suo obiettivo fosse mancare di rispetto a qualcuno. Credo abbia la libertà di esprimersi come vuole, di parlare della sua situazione. Quando parli devi anche gestire le conseguenze delle tue considerazioni. Ciò che conta è la nostra reazione ora, dobbiamo restare uniti e lavorare sodo per superare il momento difficile che stiamo vivendo".

Come sono stati gli ultimi giorni?

"Siamo adulti, sappiamo che si tratta di una situazione personale. Abbiamo rispetto per questa cosa. Abbiamo giocato l'ultima partita sabato sera, non è passato tanto tempo da allora. Ci siamo concentrati sull'Inter, che ha fatto molto bene negli ultimi anni. Loro sono messi molto bene in Champions, hanno tantissima qualità. Hanno ottimi attaccanti, centrocampisti, difensori e un gran portiere. Siamo concentrati sulla sfida. Le cose succedono molto velocemente nel calcio. Si gioca ogni tre giorni, siamo in una situazione che non ci aspettavamo. Bisogna gestirla, così funziona il calcio. Fa parte della carriera di ciascuno di noi in Premier League, quello che cerchiamo di fare. Voglio essere sempre al massimo delle mie potenzialità per essere il migliore della squadra”.

La tua leadership è sempre più importante.

"Sicuramente, senza dubbio. Ciò che la gente si aspetta da noi è che i veterani rispondano presente. Siamo qui per vincere partite, titoli, per essere performanti. Mi prendo questa responsabilità, la sento. So che posso dare ancora di più alla squadra, non soltanto giocando bene. Siamo qui da anni, per certi versi conosciamo lo spirito del Liverpool e bisogna far passare questo spirito a tutti i giocatori che sono qui".