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Inter e Milan, dubbi sul nuovo stadio. Meazza vincolato, progetto a rischio: riecco Sesto

Andrea Della Sala

Nuovi problemi per Inter e Milan per la costruzione del nuovo stadio. San Siro non può essere abbattuto, si pensa a nuove soluzioni

Nuovi intoppi nella corsa di Inter e Milan al nuovo stadio. Continua a serpeggiare incertezza in Comune, per questo i due club ragiona di nuovo su altre opzioni.

"Inter e Milan rischiano di vedere naufragare il progetto “Cattedrale”. Dopo l’ok del Consiglio comunale arrivato prima di Natale, si attendeva a stretto giro la delibera della Giunta di Palazzo Marino. Ma è ancora incerto se effettivamente arriverà e se arriverà nei tempi previsti dal dibattito pubblico, ovvero entro il 21 gennaio. Il governo non vuole abbattere il Meazza, come invece hanno intenzione di fare nerazzurri e rossoneri dal minuto uno del progetto.

Quindi il possibile vincolo relazionale sulla Scala del Calcio, a cui potrebbe aggiungersi quello monumentale che scatta dopo 70 anni (nel 2024), può mandare in soffitta senza appello oltre tre anni di lavori di Inter e Milan. I due club aspettano comunque con fiducia la decisione del Comune ma è evidente che non possano far finta di niente. Anche perché solamente la redazione del progetto esecutivo sul distretto San Siro che puntavano a far partire a inizio 2023 costa non meno di 40-50 milioni", spiega La Gazzetta dello Sport.

"In questo momento Palazzo Marino preferirebbe aspettare la decisione del governo, anche per non vedere sconfessata da Roma la sua scelta di dare l’ok a Inter e Milan. Sesto, e quindi l’area immensa dove c’erano le acciaierie Falck torna quindi con forza in prima pagina. Anche perché per Inter e Milan costruire un nuovo stadio per far crescere i ricavi è obbligatorio. Che sia a San Siro o altrove, Suning e RedBird non hanno mai fatto un passo indietro. Ma lontano dallo storico quartiere di San Siro Inter e Milan andrebbero comunque avanti a braccetto? Questo è difficile dirlo al momento: di certo c’è che è soprattutto la sponda rossonera ad aver negli anni balenato l’ipotesi di trasferirsi a Sesto, ma Suning dal canto suo non ha mai pensato di fare da sola, nemmeno riconsiderando l’ipotesi di ristrutturare il vecchio Meazza".

"Il futuro, insomma, è incertissimo. A settembre le società erano sicure che l’anno chiave per il nuovo San Siro sarebbe stato proprio il 2023, ma i primi giorni di gennaio sembrano cambiare i piani. L’obiettivo era aprire i cantieri nella seconda metà del 2024, giocare la prima partita dentro la Cattedrale nella stagione 2027-2028 e poi passare alla demolizione del Meazza, che nel 2026 ospiterà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali. Ora queste scadenze appaiono molto difficili da rispettare. E le ombre sul progetto San Siro di Inter e Milan si allungano", precisa il quotidiano.