Il settore giovanile dell'Inter, ancora una volta, si è affermato come uno dei migliori d'Italia. Il fiore all'occhiello di questa stagione (non ancora terminata per Under 17 e Under 18) è stato lo scudetto conquistato dalla Primavera di Chivu. Tra i protagonisti assoluti di questo successo figurano i fratelli Franco e Valentin Carboni, rispettivamente classe 2003 e 2005, balzati agli onori della cronaca anche per la convocazione ricevuta dalla Nazionale argentina pochi mesi fa. E alle loro spalle scalpita il piccolo Cristiano, piccolo di casa che già fa faville nelle categorie inferiori interiste. Talenti cristallini sui quali la dirigenza nerazzurra intende scommettere, come scrive La Gazzetta dello Sport:
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Inter, attenzione ai gioielli di casa: definito il futuro dei fratelli Carboni
"Per tutti e tre, talenti puri per cui la federazione argentina ha deciso di muoversi senza indugi dopo le prime attenzioni (e le prime chiamate) dello staff azzurro, l'Inter ha progetti chiari e precisi. [...] Franco ha già assaporato il brivido della prima squadra (collezionando convocazioni sia con Conte che con Inzaghi) e lo staff nerazzurro lo ritiene ormai maturo per misurarsi con i professionisti. Arrivato nel 2020 nelle vesti di attaccante, il maggiore dei Carboni è stato prima spostato sull’esterno, quindi retrocesso nel ruolo di terzino dopo l’arrivo di Chivu la scorsa estate. “Ha doti fisiche e atletiche che gli permetteranno di diventare un gran terzino”, ha detto di lui il tecnico romeno dopo il successo casalingo contro l’Atalanta deciso proprio da un suo gol. Ne sono convinti anche Marotta e Ausilio, che hanno individuato nel prestito la soluzione migliore per coltivare il talento del ragazzo".
"Talento e fantasia allo stato grezzo, ma in quantità abbondanti. Per farsi un’idea di Valentìn, basta dare un’occhiata alle giocate confezionate nella finale di campionato vinta contro i giallorossi ai supplementari. [...] Al secondo giorno di allenamenti con la Seleccion, lo scorso marzo, è riuscito a catturare l’attenzione di un certo Messi, che, colpito dalle sue movenze e dal suo sinistro, ha chiesto informazioni a Lautaro. D’altra parte, non è un caso che Valentìn vantasse giù undici chiamate nell’U17 italiana. Lo staff tecnico nerazzurro lo ritiene addirittura già pronto per iniziare ad assaporare la prima squadra, a cui verrà aggregato quantomeno nella prima parte di ritiro estivo. Se la risposta sarà buona, è possibile che Valentìn inizi anche a collezionare le prime convocazioni ufficiali con Inzaghi (e magari qualche apparizione) già dalla prossima stagione".
"Se Valentìn è considerato un gioiello dal sicuro avvenire, il vero diamante di casa Carboni potrebbe essere in realtà Cristiano. Per quanto sia ancora presto, l’erede più piccolo di Ezequiel è quello che cova il maggior talento. Questo, almeno, giura chi lo ha potuto vedere all’opera nelle categorie Esordienti e Giovanissimi, dove segna a ripetizione. Cristiano gioca infatti in attacco, pare avere una calamita tra i piedi e ha soprattutto il dono di centrare la porta con rara precisione. La superiorità esibita con i coetanei spingerà con ogni probabilità lo staff tecnico nerazzurro a promuoverlo di una o due categorie nella prossima stagione, perché il talento di Cristiano cresce a ritmo sostenuto e merita di essere coltivato a dovere".
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