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Ag. Radu: “È forte, reagirà. Spero giochi a Udine. Se avesse giocato di più…”

Ag. Radu: “È forte, reagirà. Spero giochi a Udine. Se avesse giocato di più…” - immagine 1

Le dichiarazioni del procuratore del portiere romeno dell'Inter dopo l'errore commesso nella gara di Bologna

Alessandro De Felice

Le lacrime a caldo hanno confermato la grande delusione. Andrei Radu sa di aver commesso un brutto errore in occasione della sfida tra Bologna e Inter. L'agente del calciatore, Oscar Damiani, ha parlato ai microfoni di Tuttosport dopo quanto accaduto al 'Dall'Ara':

"Dagli errori si cresce, può capitare. È successo a Buffon e Donnarumma. Ovviamente col Bologna era una partita importante, questo incide di più. Si deve però dire che uno che non gioca mai, e scende in campo nel match decisivo, sente molta pressione addosso. La tensione per un giovane è alta. Si può pensare che se avesse disputato 3-4 gare in questa stagione, mercoledì sarebbe stato più tranquillo".

Vi siete sentiti dopo la gara?

"Gli ho mandato un messaggio per rincuorarlo. Mi auguro che possa giocare ad Udine, per dimostrare tutto il suo valore. Le capacità di Radu non devono essere messe in discussione. A Genova sanno quanto è forte. Stare due anni senza giocare ed essere lanciati nella mischia in una partita come quella di Bologna, non è facile. Senza colpevolizzare nessuno, l'errore rimane. Ma da ex calciatore penso proprio che se avesse giocato un po' di più, questo infortunio, forse, non sarebbe capitato".

Perché secondo lei non è stato schierato in Coppa Italia?

"Bisognerebbe chiederlo a chi di dovere. Certamente Handanovic non è uno che dice: "Fate giocare il secondo". Vuole giocarle tutte. Inzaghi ha preso le sue decisioni. Voglio però sottolineare le belle parole del tecnico nerazzurro su Radu. Non ha colpevolizzato il ragazzo, se l'Inter avesse segnato il 2-0, tutto questo non sarebbe successo. Queste parole aiuteranno Andrei a superare il momento".

Ag. Radu: “È forte, reagirà. Spero giochi a Udine. Se avesse giocato di più…”- immagine 2

A livello tecnico, la non abitudine a giocare, quanto può incidere?

"Tantissimo, soprattutto se sei un portiere. L'allenamento è una cosa, la partita un'altra. Quel pallone è rimbalzato male, forse poteva calciarlo di destro. Anche in passato l'Inter si era trovata nella medesima situazione. Si ricorda di Padelli? Non era scarso, ma la disabitudine al giocare può influenzare le prestazioni".

Inzaghi ha ricordato come gli errori dei portieri risaltino maggiormente.

"Se sbaglia l'estremo difensore è evidente, quello degli attaccanti passa in cavalleria. La cosa forse più grave è che l'episodio è successo in un momento difficile. Tutto diventa più mediatico. Fosse capitato alla prima di campionato, avrebbe avuto meno impatto".

Cosa pensa della costruzione dal basso?

"Credo sia giusto farla. Andrei di piede è forte. Ma penso anche che talvolta un bel calcio lungo, aiuti. Se l'attaccante sa che il portiere può anche rilanciare lontano la palla, non pressa sempre".

Quale sarà il futuro di Radu?

"Probabilmente le strade con l'Inter si separeranno. I nerazzurri, da oltre un anno, hanno già preso una scelta che prevede l'ingaggio di Onana. Anche questo psicologicamente non aiuta. Non devono essere delle giustificazioni, né si devono cercare scuse: il messaggio più importante è che Andrei è molto forte. Si rialzerà".

C'è il rischio che diventi il nuovo Gresko?

"No, reagirà, già dalla partita di Udine, se dovesse giocare".

Come vede il finale di campionato?

"Il Milan ha un calendario più difficile rispetto all'Inter. Non è finita".

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