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Sommer: “Inter grande club, voglio vincere. Altezza? Non è un problema. E con Inzaghi…”

Marco Astori Redattore 

Yann Sommer, portiere dell'Inter, ha concesso un'intervista ai microfoni di DAZN. Queste le sue parole

Yann Sommer, portiere dell'Inter, ha concesso un'intervista ai microfoni di DAZN. Queste le sue parole sul suo approdo in nerazzurro e non solo.

Com'è San Siro?

Veramente bello. Non è stata la prima volta per me perché ci ho giocato con il Gladbach in Champions League. Non c'erano i tifosi per il Covid, col Monza c'erano: è stato bellissimo.

Sei felice di essere qui? Era quello che volevi?

Sì, al 100%. L'Inter è un grande club con una lunga tradizione. Per me è tutto completamente nuovo: nuovo campionato, un nuovo club da titolare. E' una grande sfida, vediamo cosa succederà. In tutti i club passati mi sono trovato bene, qui è tutto molto bello: non vedevo l'ora di arrivare e misurarmi in un nuovo campionato, in un nuovo paese e con nuovi compagni. Ora voglio vincere con l'Inter.

Quali parole in italiano stai imparando?

Tutti i termini tecnici in campo come "destra, sinistra, dietro, uomo". Parlo in inglese o in tedesco a volte, ci sono giocatori che lo parlano: non avremo problemi.


La prima cosa che ti ha detto Inzaghi?

Mi ha spiegato cosa si sarebbe aspettato da me, dicendomi che era felice di avermi qui. Gli ho risposto anch'io di essere felice di lavorare con lui.

Sei il portiere più basso della Serie A.

Per me non è importante quanto sia alto un portiere, così come i giocatori: in Europa vedi tanti difensori piccoli. Se non sei alto devi fare le altre cose molto bene: il tempo di gioco, l'esplosività, la forza, il salto, il coraggio. Sono aspetti fondamentali per compensare l'altezza, per me non è un problema.

La tua qualità migliore?

E' sempre importante l'esplosività e la velocità di movimento coi piedi. E' importante fare piccoli passi col tempo giusto. L'altezza non è mai stata un problema per me.

L'Inter gioca molto palla a terra. Ti piace?

Sì, molto. Bisogna considerare anche i rischi e trovare il giusto equilibrio, ma mi piace. E' sempre importante iniziare l'azione da dietro: a volte ci sono dei rischi, ma coi movimenti giusti e con opzioni di giocata non possono esserci problemi.

Hai scritto a Thuram prima di venire all'Inter?

Ovviamente, anche lui ha scritto a me. Gli ho chiesto come fossero l'Italia e l'Inter, mi ha risposto con due pezzi di pizza (ride, ndr). Mi ha detto come fosse bello qui e l'intensità degli allenamenti: che qui si fa il massimo per vincere, il gruppo è affiatato e il club grande. L'ho ringraziato dicendogli che ci saremmo visti qui.

Portiere preferito di sempre? 

Casillas.

L'obiettivo stagionale?

Vincere titoli con l'Inter.

Quale compagno ti ha impressionato di più?

Difficile. Mi è sempre piaciuto Calhanoglu da quando giocava n Germania. Ovviamente anche Lautaro.


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