L’Inter ha fatto bene a tenerlo, quindi.
«Certo. È un giocatore elettrico, dinamite pura in campo. Lui sa che è un’alternativa, ormai l’ha accettato, e quando entra vuole dimostrare di poter giocare dall’inizio. Poi è chiaro, coi mostri sacri come Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan è difficile trovare spazio, ma non avrebbe avuto senso cederlo in prestito a gennaio. Tenerlo è stata la scelta migliore».
E in estate, secondo lei, cosa succede?
«Non so se accetterà un’altra volta il ruolo di seconda linea. In Italia può giocare ovunque, farebbe comodo anche in Premier League. Nessuno ha i suoi tempi di inserimento. Inoltre, conosce bene i suoi compagni e sfrutta le loro caratteristiche. La sua positività è contagiosa. Dalla metà campo in su è letale».
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