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Capuano inchioda Conte: “Napoli costa più di tutti, ora ha la corazzata che voleva”
«Per farla breve, il costo di gestione di un giocatore è l'unico vero dato che va preso in considerazione nel giudicare chi si può permettere una rosa forte e chi meno».
Con queste parole Giovanni Capuano ha sintetizzato un concetto chiave che spesso sfugge nelle analisi sul calcio moderno. Non conta solo il talento, ma la sostenibilità economica che permette di trattenere o acquistare determinati campioni. Stipendi e ammortamenti diventano così il termometro reale della competitività di una società. In questo contesto, il Napoli si avvia verso la nuova stagione con numeri da primato.
Il club azzurro, infatti, avrà cinque dei primi dieci calciatori più “pesanti” della Serie A in termini di costo complessivo, conferma la tabella di Calcio e Finanza. Un dato che segna la differenza rispetto alla concorrenza e che certifica la forza della rosa.
La Juventus, che per anni ha dominato sul piano economico, potrà contare su tre elementi in questa speciale classifica. Tra questi spicca Vlahovic, con un costo assolutamente assurdo.
Inter e Milan, invece, si fermano a un solo giocatore ciascuno, a conferma di strategie più caute. Il risultato è una mappa del potere calcistico che parla chiaro: oggi il Napoli ha più risorse da investire. Questo scenario cambia gli equilibri del campionato e accresce le responsabilità del tecnico. La società ha fatto la sua parte, ora tocca al campo confermare la superiorità.
"Nella prossima stagione il Napoli avrà 5 dei primi 10 calciatori "pesanti" per stipendio e ammortamento della Serie A contro i 3 della Juventus (tra cui Vlahovic che Comolli ha provato ad allontanare in tutti i modi) e il singolo caso di Inter e Milan. Per la gioia di Antonio Conte che finalmente guida la corazzata del campionato, quella che si è potuta permettere cose che gli altri non hanno potuto", scrive Capuano.
"Che il Napoli ammortizzi per quote decrescenti (tradotto: le prime sue stagioni “pesano” di più rispetto al modello degli altri club) non cambia nulla del ragionamento. E nemmeno che una società sposti la parte più importante del suo costo della rosa sugli ingaggi o sulla voce ammortamenti. Semplicemente bisogna prendere atto che oggi il Napoli di ADL è in grado di sopportare un costo complessivo inavvicinabile per i competitors italiani. Tutto il resto sono tecnicismi utili nel momento della redazione del bilancio. La cosa sorprendente è che, invece di rallegrarsene, i tifosi del Napoli respingano l’idea di avere un club che oggi ha una forza economica superiore alla concorrenza", aggiunge Capuano.
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