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fcinter1908 social Giudice: “Catena controllo Inter e Milan chiarissima. Malafede di chi pone dubbi dimostrata da…”

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Giudice: “Catena controllo Inter e Milan chiarissima. Malafede di chi pone dubbi dimostrata da…”

Redazione1908
La nuova scusa di alcuni consiglieri comunale per opporsi alla cessione di San Siro a Inter e Milan riguarda le presunte opacità

La nuova scusa di alcuni consiglieri comunale per opporsi alla cessione di San Siro a Inter e Milan riguarda le presunte opacità della catena di controllo dei due club. Chi c'è dietro Oaktree e RedBird? In realtà la domanda è ridicola, essendo i due fondi giganteschi e sottoposti a controlli stringenti negli Usa.

Ne parla anche Alessandro Giudice del Corriere dello Sport:

"Come dimostrato in maniera inoppugnabile, documenti alla mano, dall’avvocato Raimondo, la catena di controllo di Inter e Milan è chiarissima. È perfettamente nota e risulta “per tabulas” l’identità dei titolari effettivi, rispettivamente i signori Marks, Karsh e Stone (ovvero il vertice di Oaktree) nel caso dell’Inter, Gerry Cardinale nel caso del Milan.

Questa circostanza è confermata dai documenti della Securities and Exchange Commission (SEC) con cui in America non si scherza perché le violazioni si pagano anche con il carcere. Oaktree e mRedBird sono investitori soggetti negli USA a tutti i controlli più stringenti in materia di compliance. Gli investitori devono superare uno screening molto serrato che ovviamente non mette nessuno al riparo da possibili infiltrazioni (ma tanto meno in Italia).

Per tutte queste ragioni appare ridicolo che in Italia improvvisati commercialisti sollevino dubbi solo perché non conoscono (o forse non sono neppure in grado di interpretare) documenti che sono nella disponibilità pubblica. O di inguaribili complottisti sempre in servizio nell’evocare ombre di mai dimostrate infiltrazioni mafiose o di fantasiosi riciclaggi. Per cui si arriva a sostenere che siccome non si sa chi investe il proprio denaro nei fondi (ovviamente) allora qualsiasi partecipazione di un fondo dovrebbe destare sospetto. Bisognerebbe solo ricordare a che questi signori che secondo uno studio del Politecnico di Milano, il 60% delle blue chips quotate in piazza Affari è in mano a fondi di investimento, di cui il 92% stranieri.

A questo punto forse tali signori dovrebbero chiedere di chiudere anche la borsa o di vietare alle società quotate di prendere appalti pubblici o di partecipare a gare per acquistare beni pubblici. Ma la malafede di questi signori è dimostrata dal fatto che puntano l’attenzione sui fondi, omettendo di dire che la proprietà di San Siro non passerebbe ai fondi, ma a due società di diritto italiano (Milan e Inter) con più di un secolo di storia, entrambi patrimonio storico della città di Milano e del Parse. Questi signori fanno tutto ciò al solo fine di inquinare i pozzi, gettando fumo nel dibattito sulla vicenda SanSiro. Vicenda da cui emergono solo il provincialismo, l’ignoranza e la cultura del sospetto che da sempre impediscono al Paese di compiere scelte, anche piccole, che altrove si fanno senza alcun problema"