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societa e storia
San Siro, ecco perché Inter e Milan tardano. Una clausola fa discutere Oaktree e RedBird

Invece nella notte sembra proprio che sia sorto un dissidio, rivela il Corriere della Sera, su come formulare una clausola, non marginale peraltro, tra Oaktree e RedBird: ovvero cosa succede se uno dei due club dovesse (per una qualsiasi ragione) tirarsi indietro. C'è chi preme per inserire una clausola che prevede che l'altro possa rimanere e concludere da solo l'operazione (opzione che sarebbe, è facile immaginarlo, molto più gradita anche all'amministrazione comunale che si sente garantita), e c'è chi invece non vuole prevederla: o tutti e due o nessuno, insomma.
Da quando è arrivata Oaktree, l'Inter ha sposato in toto il progetto nuovo stadio a San Siro (in assenza di reali alternative), mentre RedBird era già a un certo stadio di avanzamento sul piano B: il progetto di stadio a San Donato (dove, secondo alcuni rumors, se dovesse andare in porto San Siro potrebbe essere trasferito il centro giovanile Vismara).
A questo punto nulla è comunque compromesso, anzi lo scenario più probabile è che una quadra venga trovata.
I tempi però diventano imprevedibili, la partita si sta giocando a New York e non a Milano, dove i rappresentanti dei club e i due presidenti, Beppe Marotta per l'Inter (oggi in Olanda per la trasferta di Champions) e Paolo Scaroni per il Milan attendono a loro volta notizie.

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