Il futuro di San Siro torna in bilico. Dopo mesi di dibattiti, approvazioni e polemiche, il progetto di cessione delle aree a Inter e Milan potrebbe subire un nuovo rallentamento e tutto ruota attorno al rogito per la cessione delle aree ai club. Secondo quanto riporta Libero, a sollevare la questione è l’avvocato Gaetano Braghò che ha scritto al notaio Notari, incaricato dell’atto di compravendita, per informarlo della sua richiesta alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio circa la sussistenza del vincolo.

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San Siro, slitta il rogito? Un legale: “Che coincidenza Oaktree ceduta proprio mentre…”
"Una richiesta che porterà la Soprintendenza ad esprimersi rispetto all’interesse storico-culturale di tutta la struttura, non solo del secondo anello. «Ho deciso di scrivere e avvisare il notaio e il Consiglio Notarile di Milano perché, secondo me, ci troviamo in una situazione limite» dice l’avvocato, che rileva anche come «detta istanza potrebbe essere inibitoria rispetto al rogito, in quanto ad esso seguirebbe la demolizione dello stadio».
"Senza ripercorrere tutta la vicenda, sappiamo che, secondo l’art. 12 del Codice dei Beni Culturali, un edificio pubblico o privato diventa automaticamente “vincolabile” dopo 70 anni dalla sua realizzazione, se possiede valore storico-artistico. E dagli atti emerge che il secondo anello fu completato e collaudato il 10 novembre 1955. Questo significa che, il 10 novembre 2025, scatterà automaticamente la possibilità di tutelarlo come bene culturale".
"Senza contare l’incertezza sulla decorrenza del suddetto termine che, secondo alcuni, sarebbe già scattato nel giugno scorso, il punto è che se la verifica d’ufficio dovesse scattare (molto difficilmente prima del 10 novembre) e accertare il vincolo, ogni progetto andrebbe stravolto e il rogito rischierebbe di diventare praticamente inefficace o quasi".
"Non a caso, il titolare dello studio “Braghò & Partners” invita il notaio a «valutare di non procedere alla stipula del rogito», invitandolo «ad attendere il riscontro della Soprintendenza alla mia istanza di verifica dei suddetti presupposti sull’intera struttura dello stadio, e alla contestuale richiesta di avviare la suddetta procedura d’ufficio».
"Nella missiva, che è stata inviata anche al Comune e al Consiglio Notarile di Milano, aggiunge altra carne al fuoco: «Vi è poi un’altra questione, che ho letto in questi ultimi giorni, e che afferisce al cambio di proprietà sulla squadra dell’Inter. La partecipazione della Oaktree Capital Management pare sia stata acquisita dal fondo canadese Brookfield. Tale evento mi pone alcune riflessioni, ad esempio in merito alla coincidenza temporale degli eventi, e anche in merito al cambio della compagine sociale (26%) praticamente in coincidenza alla delibera sulla vendita del 29 settembre 2025». Una situazione intricata che rischia di complicare non poco le cose per una maggioranza di sinistra già confusa e divisa sulla vicenda".
(Libero)
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