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Biasin: “Rigore Liverpool? In Europa tutti concordi. Gli arbitri hanno il terrore di…”

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Dalle colonne di Libero, Fabrizio Biasin commenta il rigore inesistente assegnato al Liverpool
Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 

Dalle colonne di Libero, Fabrizio Biasin commenta il rigore inesistente assegnato al Liverpool e che è costata una sconfitta pesante per l'Inter in chiave qualificazione diretta agli ottavi. "Il rigore assegnato l’altra sera al minuto 88’ di Inter-Liverpool non è un banale errore del tipo «e vabbé, succede», perché è vero, succede, ma è l’ennesimo caso - questa volta internazionale - di benedetta tecnologia applicata al calcio e, però, maltrattata da chi è demandato a decidere (sì, gli arbitri)".

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"Pensare che un match assai importante di Champions sia deciso non da una grande giocata, ma dalle sinapsi pazzerelle del varista di turno, è la riprova che il calcio sta vivendo una pericolosa fase di mezzo, quella che sta trasportando il movimento dalla Preistoria all’Era Moderna ma ha affidato il tutto a una categoria che ha il terrore di perdere la sua centralità e, per questo, prova a imporla nei modi più strampalati".

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"Decidere che la tiratina di Bastoni nei confronti di Wirtz sia un caso da analizzare al microscopio è già di per sé purissimo “anti-calcio”, il fatto poi che questa specie di moviola in campo si traduca nell’assegnazione di un rigore è il modo migliore per svilire il prodotto. In giro per l’Europa son tutti concordi: a San Siro è andata in scena un’ingiustizia, qualcuno traduce il tutto con l’assunto «colpa della tecnologia», noi pensiamo che l’errore sia affidarla a chi - per timore di perdere il posto - sta facendo il possibile per farcela detestare".

(Libero)