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Omicidio Boiocchi, Beretta il mandante: pagati 50mila euro per il delitto

Omicidio Boiocchi, Beretta il mandante: pagati 50mila euro per il delitto - immagine 1
L'ex capo ultrà, dopo l'uccisione di Bellocco, è ora un collaboratore di giustizia e ha fatto le sue rivelazioni sull'uccisione avvenuta nel 2022
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Era un caso rimasto irrisolto. Gli indizi portavano tutti in una direzione, ma le prove non erano evidentemente sufficienti. Ora è noto chi è che ha voluto la morte, avvenuta nel 2022, dell'ex capo ultrà della Curva Nord, Vittorio Boiocchi. È statoAndrea Beretta a dire agli inquirenti chi è stato. Il capo ultrà, arrestato dopo aver ucciso a settembre 2024 Antonio Bellocco, è diventato un collaboratore di giustizia e ha spiegato tutto.

Omicidio Boiocchi, Beretta il mandante: pagati 50mila euro per il delitto- immagine 2

Nelle scorse ore è arrivata la svolta sul caso e ci sono stati sei arresti per gli esecutori materiali dell'omicidio Boiocchi. Un omicidio ordinato proprio da Andrea Beretta, suo vice e quindi suo successore a capo della Curva nerazzurra. Era quanto ipotizzato dagli inquirenti ed è stato confermato proprio dallo stesso ultras. Per la realizzazione del delitto avrebbe pagato 50mila euro. I due esecutori materiali, arrestati oggi insieme ad altre quattro persone, sono ritenuti essere un uomo di 41 anni e un 30enne, entrambi italiani, rintracciati e arrestati rispettivamente in provincia di Vibo Valentia e nella città di Svetivlas in Bulgaria.


Per quanto riguarda gli ulteriori quattro indagati, la misura cautelare è stata notificata a tre cittadini italiani di 40,50 e 62 anni negli istituti di pena dove erano già detenuti perché tratti in arresto nell'ambito dell'inchiesta "doppia curva" e, a un 51enne italiano, arrestato nella fase successiva e a riscontro delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia. La morte di Boiocchi è stata considerata dagli inquirenti un atto strategico nelle dinamiche del tifo organizzato interista. La vittima aveva fatto delle contestazioni sulla corretta divisione dei proventi derivanti dalle attività economiche ed illecite legate al tifo organizzato.

(fonte: agenzia)