In queste ore di avvicinamento alla partitissima, un ruolo cruciale lo sta avendo pure l'infermeria. Lautaro pare ce la faccia ed è una bella spinta tutto l'ambiente. Perché prima che un grande attaccante, Martinez è un capitano vero, con il suo spirito e i suoi valori indiscutibili. Dall'altra parte, Lewandowski andrà almeno in panchina. Un recupero altrettanto importante, perché certi palloni che sono transitati pericolosamente nell'area interista a Barcellona, con il polacco forse avrebbero generato altri gol: sotto porta ha pochi rivali almondo.
Per come la vedo io, nei grandi appuntamenti è sempremeglio che le due squadre si presentino con tutte le loro stelle. Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia: un campione non al top a volte può diventare un problema, piuttosto che una soluzione. Vedremo Lautaro e Lewa come staranno. Al di là degli infortuni (l'Inter non avrà Pavard, il Barça è senza i terzini Koundé e Baldé), io credo che Inzaghi debba pretendere di più dal suo centrocampo e, in particolare, da Calhanoglu. Il turco mi è sembrato il più in difficoltà di fronte alla feroce pressione degli avversari. Calha, così come Barella e Mkhitaryan, dovràmettere più qualità, velocità e coraggio nelle giocate, altrimenti il rischio è che il pallone torni sempre troppo in fretta nei piedi educati dei catalani.
E a proposito di piedi buoni, come non parlare di Lamine Yamal? Sarà la sua prima volta a San Siro, ma non pensiate che gli tremino le gambe. Il ragazzo non mi sembra proprio il tipo cui viene il braccino. Anzi, tra Europeo, Champions e sfide con il Real Madrid ha già dimostrato di avere la personalità del campione: più l'evento è importante, più sale di livello. Ecco perché spero che, se la gara sarà in bilico, l'Inter eviti di chiudersi come fatto negli ultimi 20' con il Bayern: contro Lamine sarebbe un suicidio".
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