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Il giorno dopo la vittoria dell'Inter contro il St Gilloise, la settima consecutiva per i nerazzurri, dalle colonne del Corriere dello Sport Alberto Polverosi analizza la gara della squadra di Chivu. "Era una squadra europea con Inzaghi, lo è anche adesso con Chivu. L’Inter in Champions è una garanzia, l’unica vera garanzia che noi italiani possiamo esportare in Europa. È vero che finora ha incontrato tre avversari alla sua portata, ma a nessuno dei tre ha dato la possibilità di fare la voce grossa. La prossima con i kazaki del Kairat e poi inizieranno le sfide vere, con Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund. Presentarsi con dodici punti darebbe una certa tranquillità all’Inter. Oggi l’Inter non corre, vola. Non gioca, dà spettacolo".
"I sei cambi decisi da Chivu rispetto alla vittoria di Roma hanno probabilmente condizionato l’avvio dell’Inter. Che non è stata sorpresa, ma proprio spaventata dall’Union nei primi dieci minuti. La squadra era messa male in difesa e non aveva sufficiente protezione dal centrocampo, De Vrij non teneva l’irrequieto David e Bisseck era in affanno contro il veloce Niang. Per loro fortuna a risolvere una bruttissima situazione ci ha pensato Lautaro, il cui nome finirà nel tabellino per il gol del 2-0, ma sarebbe più giusto mettercelo due volte perché una rete l’ha tolta proprio lui ai belgi con una respinta di testa sulla linea bianca".
"La grandezza dell’Inter è quella di una squadra che sa gestire le mille versioni di una partita. Se non può dominare, come era successo con la Cremonese e nel primo tempo dell’Olimpico, sa colpire con durezza. Soccorsa dalla fortuna nei momenti di sbandamento, è stata capace di risalire la corrente, prima impossessandosi della palla, facendola girare e rallentando il ritmo, così da acquietare gli scatenati avversari, e poi, una volta entrata in partita, ha preso ad attaccare alla sua maniera. Primo gol di Pio in Champions, dopo il primo gol in A e il primo gol in Nazionale. Siamo davanti alla nascita di un bomber vero e di una coppia di attaccanti che porterà l’Inter (e speriamo l’Italia) ancora più su".
(Corriere dello Sport)
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