In quest’ottica la designazione di Chiffi non è stata particolarmente azzeccata. Intanto perché rievoca brutti ricordi del derby della stagione 22/23 dove proprio Chiffi non mandò fuori Theo Hernandez già ammonito che sbracciando in maniera plateale fermò Dumfries in ripartenza. L’evidenza del fallo scatenò le proteste dei nerazzurri. Invano perché Chiffi non fece assolutamente nulla. Così come fu clamorosa la svista del medesimo in un famoso Inter-Juventus. Nel finale espulse D’Ambrosio e Paredes per un parapiglia ma non vide che il bianconero prese per le orecchie il nerazzurro proprio davanti ai suoi occhi.
Quando fu chiamato dal giudice sportivo per confermare il referto (che fu clamorosamente smontato dalle immagini) lui confermò tutto, con la bufera mediatica che ne conseguì. Chiffi che poi finì ad arbitrare Bari-Como in serie B. Peraltro sempre in quella partita un gol della Juventus fu viziato da un tocco di mano clamoroso incredibilmente ignorato e misteriosamente ignorato.
L’Inter arriva da una serie di partite (3 consecutive) diciamo non particolarmente fortunate con le decisioni arbitrali. Con tanto di giustificazioni su alcuni casi particolarmente fantasiose. Nessuno si è lamentato, nessuno ha sollevato mai la questione. Poi succede al contrario e vediamo titoloni in prima pagina.
Contro l’Empoli Lautaro Martinez poteva rompersi una gamba al di là del rigore non dato. Con il Bologna il rigore non dato a Thuram è clamoroso. Com’è possibile non parlarne? Sì è sollevato un vespaio per Inter-Napoli sul nulla mentre sulle cose evidenti ci si gira dall’altra parte?
A tal proposito avete fatto caso che l’arbitro Sozza dopo la finale di supercoppa non ha più arbitrato in serie A fino a Udinese-Roma di settimana scorsa? Post Supercoppa due volte al Var, la serie B e l’Europa League. Passata nel silenzio generale la punizione dopo il pessimo arbitraggio nel derby in finale di Supercoppa. E non che in Udinese-Roma abbia brillato.