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Mediaset
Mai banale e sempre pronto a ribattere colpo su colpo quando si tratta dell'Inter: appassionata arringa difensiva di Cristian Chivu, sempre appuntito e diretto. Alla vigilia della sfida contro il Genoa al Marassi, tornano polemiche e critiche dopo le ultime prestazioni dei nerazzurri. Polemiche che non trovano terreno fertile perché l'Inter - ribadisce Chivu - sta facendo un gran campionato a dispetto dei profeti di sciagure e delle cassandre che hanno accompagnato i nerazzurri dopo l'amara sconfitta in finale di Champions.
"La voglia di questo gruppo - dice Chivu - è più importante di quello che chiedo io e di quello che si dice in giro: ci davano per falliti e finiti, ma siamo ancora lì a metterci tutti la faccia e non era scontato. Siamo a dicembre e abbiamo margini di miglioramento, ma dall'inizio l'identità è rimasta la stessa". Aspettative e realtà sono due piani diversi e non sempre combaciano: "La realtà del campo è diversa da quella che viene raccontata - prosegue il tecnico.
Le aspettative sono sempre più alte della realtà, ma è vero che noi dobbiamo aggiungere qualcosa in più dal punto di vista dell'attenzione e della responsabilità, oltre che della passione e del divertimento. Stiamo facendo una grande stagione, dobbiamo solo togliere i bassi. Io non valuto solo una vittoria o una sconfitta per il nostro processo di crescita. Non mi piacciono le etichette, a noi come Inter ce ne mettono troppe".
Al di là delle etichette e delle critiche ritenute troppo spesso sproporzionate rispetto alla realtà, ecco l'analisi del tecnico: "Abbiamo sbagliato solo due tempi, il primo con l'Udinese e il secondo col Napoli, per il resto la squadra è sempre stata lì, cercando di essere dominante senza mai volere speculare qualcosa. Qualcuno dirà che è sbagliato che, se speculi, porti a casa punti, ma non cambieremo quello che siamo".
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